“In questo modo, sicuramente uccideremo il calcio come è già successo per ciclismo e F1″. Michel Platini ci va giù pesante e critica senza peli sulla lingua l’uso del Var. In un’intervista all’Equipe il francese esprime tutto il proprio odio verso la tecnologia. “Prendiamo ad esempio la finale della Coppa del mondo, c’era la Var – spiega Platini – eppure, sul primo goal della Francia scaturito da un calcio di punizione, a mio avviso non c’era il fallo iniziale del croato E sul secondo goal dei transalpini (rigore di Griezmann), è stata la regia Var a chiamare l’arbitro che è diventato una sorta di burattino. Lì c’era o non c’era la mano del croato? Tutta la Croazia ha gridato all’involontarietà del fallo e tutta la Francia ha chiamato il rigore: dove è il progresso, dove è la giustizia. Rimane l’interpretazione”.
Le statistiche però parlano chiaro e la percentuale delle decisioni giuste è passata dal 95 al 99.3%. Platini però sottolinea: “Conosco la Fifa, è il loro lavoro trovare statistiche che vanno nella loro direzione. Al limite, il video può davvero aiutare a giudicare una palla che attraversa o meno la linea di porta, o per il fuorigioco, perché queste decisioni si basano su fatti precisi: dentro o fuori. Non c’è spazio per l’interpretazione, ma anche lì è pericoloso”.
E su Cristiano Ronaldo invece rivela: “Ho trovato bizzarro che a 34 anni lasci il Real Madrid, con cui ha vinto tre Champions consecutive, per provare una nuova avventura. A 32 anni, mi volevano molti club ma ero stanco e mi sono ritirato. Lui non lo è, si vede. Ma è la Juventus ad averlo contattato, o è stato Mendes a contattare la Juventus? Non ho ben compreso quest’operazione”.