Il noto telecronista Bruno Pizzul, nel corso di un’intervista rilasciata a ‘Hellas 1903 – Tutto il Verona che vuoi’, ha elogiato l’Hellas Verona di Ivan Juric per l’ottima stagione sin qui disputata: “L’Hellas sta facendo un campionato straordinario, decisamente oltre le aspettative. Dopo lo scorso anno, che già era stato incredibile, credevo che la squadra avrebbe pagato una sorta di pedaggio a causa delle numerose assenze, ma non è stato così. Juric sta facendo un ottimo lavoro riuscendo a far giocare un calcio accattivante che sappia unire l’utile al bello. È un calcio a tutto campo, non speculativo, molto simile a quello dell’Atalanta, che si sta facendo valere. Nazionale? È una squadra intorno alla quale Mancini è riuscito a riportare tifo e passione popolare. Si è vissuto un periodo di disaffezione nei confronti della Nazionale negli scorsi anni ed è stato importante l’apporto del CT, che ha voluto dare spazio ai giovani. Sono certo che sia un momento di cambiamento e spero lo si vedrà già da questa sera. È positivo, come ho già detto, poter contare su nuove leve e nuovi giocatori”.
Pizzul ha parlato anche della pandemia di Covid-19 e delle ripercussione che quest’ultima ha avuto sul mondo del calcio: “Nel rispetto delle regole di distanziamento e prevenzione, che comunque stanno venendo gestite in maniera molto differenziata e lo vediamo continuamente, credo che sia stato giusto giocare e continuare a farlo. Certo, la speranza era quella che ne saremmo usciti prima, ma purtroppo siamo ben lontani da una risoluzione definitiva. C’è da dire, però, che il calcio è profondamente radicato nella nostra cultura popolare e sicuramente il potersi raccogliere attorno agli eventi sportivi costituisce un importante motivo di svago da quelle che sono le attuali difficoltà economiche e sociali. È così anche quando si gioca con gli spalti vuoti come sta accadendo ora, ma spero che presto ci si potrà avviare verso un ritorno alla normalità, magari con ingressi contingentati”.
In chiusura non poteva mancare un pensiero sulle telecronache di oggi: “I telecronisti di oggi sono tutti molto bravi, anche troppo bravi e troppo preparati. È un modo di raccontare il gioco molto diverso. A volte ho l’impressione che si dia più importanza alla cornice attorno alla quale si gioca, piuttosto che alla partita stessa. Oggi si tende a proporre delle immagini a mosaico. È un commento molto sincopato con incisi e una valutazione che talvolta risulta eccessiva”.