[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
Il noto telecronista Bruno Pizzul, nel corso di un’intervista rilasciata a ‘Hellas 1903 – Tutto il Verona che vuoi’, ha elogiato l’Hellas Verona di Ivan Juric per l’ottima stagione sin qui disputata: “L’Hellas sta facendo un campionato straordinario, decisamente oltre le aspettative. Dopo lo scorso anno, che già era stato incredibile, credevo che la squadra avrebbe pagato una sorta di pedaggio a causa delle numerose assenze, ma non è stato così. Juric sta facendo un ottimo lavoro riuscendo a far giocare un calcio accattivante che sappia unire l’utile al bello. È un calcio a tutto campo, non speculativo, molto simile a quello dell’Atalanta, che si sta facendo valere. Nazionale? È una squadra intorno alla quale Mancini è riuscito a riportare tifo e passione popolare. Si è vissuto un periodo di disaffezione nei confronti della Nazionale negli scorsi anni ed è stato importante l’apporto del CT, che ha voluto dare spazio ai giovani. Sono certo che sia un momento di cambiamento e spero lo si vedrà già da questa sera. È positivo, come ho già detto, poter contare su nuove leve e nuovi giocatori”.
[the_ad id=”668943″]
Pizzul ha parlato anche della pandemia di Covid-19 e delle ripercussione che quest’ultima ha avuto sul mondo del calcio: “Nel rispetto delle regole di distanziamento e prevenzione, che comunque stanno venendo gestite in maniera molto differenziata e lo vediamo continuamente, credo che sia stato giusto giocare e continuare a farlo. Certo, la speranza era quella che ne saremmo usciti prima, ma purtroppo siamo ben lontani da una risoluzione definitiva. C’è da dire, però, che il calcio è profondamente radicato nella nostra cultura popolare e sicuramente il potersi raccogliere attorno agli eventi sportivi costituisce un importante motivo di svago da quelle che sono le attuali difficoltà economiche e sociali. È così anche quando si gioca con gli spalti vuoti come sta accadendo ora, ma spero che presto ci si potrà avviare verso un ritorno alla normalità , magari con ingressi contingentati”.
In chiusura non poteva mancare un pensiero sulle telecronache di oggi: “I telecronisti di oggi sono tutti molto bravi, anche troppo bravi e troppo preparati. È un modo di raccontare il gioco molto diverso. A volte ho l’impressione che si dia più importanza alla cornice attorno alla quale si gioca, piuttosto che alla partita stessa. Oggi si tende a proporre delle immagini a mosaico. È un commento molto sincopato con incisi e una valutazione che talvolta risulta eccessiva”.
[the_ad id=”676180″]