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Prosegue l’attività per il contrasto della pirateria audiovisiva da parte del Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza. In una nuova indagine, sono stati sequestrate 500 risorse Web e i 40 relativi canali Telegram, ma soprattutto è stato implementato un sistema di tracciamento che individua chi fruisce di flussi pirata. Chi ha tentato di collegarsi a tali servizi, è stato dunque reindirizzato su un pannello informativo in cui veniva spiegato come tale sito fosse sottoposto a sequestro. Le analisi seguenti hanno appurato l’esistenza di un nuovo sistema di gestione dei flussi informatici dal nome “Stream Creed“. Curiosamente, deriverebbe proprio dal codice sorgente della piattaforma “Xtream Code“, smantellata nel 2019 dallo stesso Nucleo speciale.
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