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“Per molto tempo, tifosi, giocatori, allenatori, club, organizzatori di competizioni e media hanno sottolineato l’esiguità del tempo effettivo di gioco nelle partite di calcio come un problema da affrontare. Hanno ritenuto inaccettabile che una partita di calcio abbia meno di 50 minuti di gioco, come spesso abbiamo visto”. Lo ha detto l’ex arbitro e attuale presidente della Commissione Arbitrale della FIFA, Pierluigi Collina in merito ai maxi minuti di recupero concessi da fine 2022. Un modo per affrontare il tema del tanto tempo perso nei match: “È stato chiesto alla FIFA e all’International Football Association Board (IFAB) di occuparsi di questo problema e sono state proposte alcune possibili soluzioni, tra cui il sistema “stop-the-watch”, ha precisato. Nella sua dichiarazione affidata al sito Fifa, Collina ha aggiunto: “Sono sicuro che la stragrande maggioranza delle parti interessate è d’accordo con questa novità. Il responso che abbiamo avuto alla Coppa del Mondo FIFA 2022 e alla Coppa del Mondo femminile FIFA 2023, sia da parte delle squadre che degli spettatori, è stata molto positiva. Un sondaggio condotto dal World Leagues Forum ha mostrato che il 90% dei suoi membri era d’accordo con i criteri applicati in occasione della Coppa del Mondo FIFA 2022″.
Collina ha anche fornito qualche dato: “La raccomandazione data agli arbitri in Qatar si è tradotta in un tempo supplementare medio di 10’30” complessivi, ovvero poco più degli 8′ già concessi in molti campionati. Vorrei elogiare gli arbitri perché hanno applicato correttamente quanto raccomandato dall’IFAB, anche nelle competizioni UEFA. È interessante infatti notare che nelle gare di playoff disputate recentemente la media dei tempi supplementari concessi è stata di 10′ in Champions League, 9’12” in Europa League e 10’08” in Conference League”.
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