Calcio

Piantedosi: “Lavoriamo per la prevenzione ed il contrasto della violenza negli stadi”

Polizia in campo
Polizia in campo - Foto LiveMedia/Ettore Griffoni

Matteo Piantedosi ha presieduto questa mattina presso il Viminale, una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica negli incontri calcistici, alla luce del recente avvio della stagione calcistica 2023-2024. Alla presenza del ministro per lo Sport ed i giovani, Andrea Abodi, il Sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, i vertici delle Forze di polizia, rappresentanti degli organi di informazione e sicurezza ed i vertici delle diverse componenti dei settori calcistici professionistico e dilettantistico, si è discusso “dell’importanza, tenuto conto delle diverse responsabilità, di un’azione condivisa delle istituzioni e di tutte le componenti del sistema calcistico per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno della violenza negli stadi e degli episodi di discriminazione razziale e territoriale, che interessano non solo i campionati delle leghe professionistiche ma anche i tornei dilettantistici e delle categorie giovanili”. 

Lo sforzo del Viminale è diretto sia a prevenire comportamenti violenti, con una vigilanza anche al di fuori degli impianti sportivi, che ad individuare e sanzionare i responsabili dei singoli episodi grazie all’intensa azione investigativa svolta dalle Forze di polizia. “L’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive, nel corso della scorsa stagione calcistica, ha esaminato più di 2600 incontri valevoli per i campionati nazionali professionistici e lega dilettanti, oltre che per competizioni di livello internazionale, adottando 162 provvedimenti interdittivi. Analogo impegno è assicurato dalle Forze dell’ordine sul piano del contrasto che ha portato, nella scorsa stagione, all’esecuzione di 150 arresti, a quasi 2700 deferimenti all’autorità giudiziaria e all’adozione di più di 2.220 daspo”.

Piantedosi ha poi concluso: “Lungo questa duplice direzione lavoreremo anche in questa stagione calcistica, rivolgendo una particolare attenzione ai gravissimi ed intollerabili episodi di discriminazione razziale alla luce degli impegni comuni assunti con la dichiarazione di intenti sottoscritta lo scorso giugno”.

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