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“Chi ci rappresenta deve farsi rispettare di più. In questi tre giorni ne ho viste di cotte e di crude. Se una squadra italiana si permettesse di fare quello che ha fatto oggi il Granada, usciremmo su tutte le pagine dei giornali. Nel primo tempo si è giocato 17’ di tempo effettivo, nel secondo tempo non vi dico. Bisogna avere un po’ di rispetto”. Parola di Gennaro Gattuso dopo l’eliminazione contro il Granada di un Napoli in difficoltà sia per demeriti propri che per via della sfortuna. Ma è anche un discorso che affonda le sue radici in una cornice ben più ampia che comprende le due settimane di calcio europeo nella fase a eliminazione diretta.
I torti arbitrali subiti dalle squadre italiane non sono certo passati inosservati: il rigore su Ronaldo all’ultimo minuto negato in Porto-Juventus, quello su Milinkovic-Savic che non è stato accordato alla Lazio contro il Bayern M0naco, il rosso a Freuler abbastanza discutibile in Atalanta-Real Madrid. E si aggiunge ora un nuovo tassello, quello legato ai partenopei e all’ostruzionismo degli spagnoli denunciato dal tecnico calabrese. Se il Napoli è uscito fuori dall’Europa League non è soltanto una questione di arbitraggi, è chiaro, ma dopo queste prime due settimane di campagna europea che in effetti il calcio italiano è stato un po’ bistrattato e che meriterebbe più attenzione e rispetto. Non ne va solo del prestigio, ma di milioni di euro. E in un periodo come quello della pandemia, non è un dettaglio.
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