
La Procura Figc ha praticamente chiuso l’indagine sui rapporti tra le due società, e alcuni loro tesserati, con i capi ultras delle rispettive curve
Il dado è tratto, l’indagine è chiusa. La Procura Figc va spedita come un treno, tanto che già a marzo potrebbero scattare i deferimenti per Inter e Milan in merito all’inchiesta ‘Doppia Curva’.
Inchiesta che è partita dalla Procura di Milano, la quale ha poi girato i faldoni a quella federale, e che ha portato all’arresto dei principali capi ultras delle rispettive tifoserie organizzate delle due milanesi. Sotto la lente di ingrandimento, i rapporti tra questi soggetti e le due società, nonché con alcuni dei loro tesserati.
Le norme federali che avrebbero violato Inter e Milan
Inter e Milan avrebbero violato gli articoli 25 – comma 1, 2 e 10 – e 27 del codice di Giustizia Sportiva.
Comma 1, 2 e 10:
- 1. “Alla società è fatto divieto di contribuire, con interventi finanziari o con altre utilità, alla costituzione e al mantenimento di gruppi organizzati e non organizzati di propri sostenitori, salvo quanto previsto dalla legislazione statale vigente. Per tale violazione si applica la sanzione dell’ammenda nelle seguenti misure: da euro 10.000,00 ad euro 50.000,00 per le società di serie A”.
- 2. “Le società sono tenute all’osservanza delle norme e delle disposizioni emanate dalle pubbliche autorità in materia di distribuzione al pubblico di biglietti di ingresso nonché di ogni altra disposizione in materia di pubblica sicurezza relativa alle gare da esse organizzate”. Anche in questo caso la sanzione contemplata è un’ammenda oppure, nei casi più gravi e di recidiva, anche l’obbligo di giocare una o più partite a porte chiuse.
- 10. “Ai tesserati è fatto divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società”. Squalifica, inibizione (oltre a una multa) sono le sanzioni previste per le figure coinvolte.
L’articolo 27 si lega invece esclusivamente alla questione della presunta cessione dei biglietti agli esponenti principali delle due curve.
Ipotesi patteggiamento
Non è che detto che si andrà per forza a processo. C’è l’ipotesi patteggiamento, più o meno concreta, che chiuderebbe ancor prima la vicenda.
Cosa rischiano Inter e Milan: il precedente della Juventus

Dal punto di vista sportivo, Inter e Milan non rischiano sanzioni grosse, come una penalizzazione in classifica che metterebbe a rischio il raggiungimento degli obiettivi stagionali.
Plausibili invece delle multe salate, con annesse squalifiche (un mese per i dirigenti, 2-3 giornate per i protagonisti in campo) dei tesserati che hanno/avrebbero avuto rapporti diretti con i capi ultrà, da Marotta a Inzaghi passando per Calabria fino ad Hakan Calhanoglu.
Fa scuola in tal senso il precedente della Juventus, protagonista nel 2017 nell’inchiesta ‘Alto Piemonte’ che faceva riferimento all’infiltrazione di ‘ndranghetisti nella curva bianconera. Vennero squalificati il presidente Andrea Agnelli e altri dirigenti, poi le sanzioni furono ridotte in appello.