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“Era stato chiesto anche a me di partecipare alla Partita del Cuore, ma poi alla fine non se n’è fatto niente perché non c’erano abbastanza quote rosa da poter giustificare la mia presenza. A quanto pare noi possiamo partecipare solo quando c’è un numero minimo di noi, quando c’è abbastanza spazio per noi, oppure quando la nostra presenza non dà fastidio“. Lo ha detto Cecilia Salvai, centrale della Juventus Women e della Nazionale italiana.
La ragazza, in una serie di storie sul suo profilo Instagram, ha preso le difese di Aurora Leone, attrice dei The Jackal, esclusa dall’evento “in quanto donna”: “25/05/2021 e si, 2021… Ancora una volta ci troviamo a commentare una situazione come questa, speranzose che possa essere l’ultima, e invece no. Quando pensi che non ci sia fine al peggio, ecco che dal nulla arriva una nuova storia incredibile. Sono passati due giorni dalla nostra vittoria dello Scudetto, segno tangibile che anche noi donne tutto sommato due calci al pallone li possiamo anche tirare, e l’ennesima mancanza di rispetto verso noi donne arriva con un fulmine a ciel sereno. Questa volta non solo è stato detto che non possiamo giocare a calcio, perché questa è già stata detta, ma adesso abbiamo scoperto che addirittura non possiamo neanche sederci al tavolo con gli uomini“.
La calciatrice ha quindi lanciato una propria iniziativa: “E allora perché non la organizziamo noi una partita di beneficenza, chiamandola magari la partita del rispetto, invitando un po’ di donne, ma anche gli uomini che si sono dissociati o solitamente lo fanno, perché a noi discriminare non ci piace!. E tu, caro uomo (il dg Gianluca Pecchini) saresti il primo invitato, così potremo farti vedere che noi donne possiamo fare quello che vogliamo e che le piccole persone come te non devono permettersi di dire certe ca**ate”.
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