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“Ho pensato a uno scherzo, credevo che lo facesse per spaventarmi e potesse riemergere dall’altro lato della barca. Ho gridato il suo nome, inutilmente”, queste le parole, al quotidiano svizzero Blick dell’amica di Florijana Ismaili, scomparsa sabato dopo un tuffo nel lago di Como. La polizia ha ufficialmente inserito il nome della calciatrice svizzera nella lista delle persone scomparse. Intanto nella zona di Musso (luogo della tragedia), un robot sta scandagliano il fondo del lago ma in quella zona la profondità è di circa 120 metri e il corpo probabilmente è stato trascinato via dalla corrente, il che rende le operazioni di recupero più complicate. Nonostante le ricerche continuino senza sosta, uno dei fratelli di Florijana ha ammesso che ormai temono il peggio. Un malore per il passaggio dall’aria calda all’acqua fredda è, al momento, la causa più probabile dell’incidente.
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