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“Mi ha sempre spiegato che non ha mai rifiutato Napoli. Chiese a Ferlaino di fare una squadra vincente, Ferlaino disse che non avrebbe fatto una squadra vincente ed allora rifiutò. Paolo rifiutò Napoli per questa scelta di Ferlaino di non fare questa squadra per vincere. Ma, Paolo adorava Napoli ed il popolo napoletano: gli è sempre dispiaciuto non vestire la maglia azzurra”. La moglie del compianto Paolo Rossi, Federica Cappelletti, risponde così a Radio Punto Nuovo a chi le chiede spiegazioni sul presunto rifiuto di Pablito di andare a Napoli.
La moglie del leggendario protagonista dei Mondiali 1982 affronta anche due temi delicati come quello della squalifica per calcioscommesse del defunto marito e l’amicizia con gli altri campioni del mondo: “La squalifica? Abbiamo ricostruito questa vicenda, avrei giurato che non avesse fatto nulla del genere, non era attaccato ai soldi. Abbiamo trovato tutti i documenti: anche gli accusatori di allora lo hanno dovuto scagionare, lo hanno trascinato dentro perché era il nome più importante. L’ultimo incontro prima che Bearzot morisse gli disse: Ho sempre creduto in te e nella tua innocenza. E sapevo che mi avresti fatto vincere il Mondiale. Cabrini? Ho sentito Antonio e Marco Tardelli, non riescono neppure a parlare, con tutti quelli dell’82 c’è un rapporto bellissimo, ma con Marco e Antonio c’è un rapporto speciale. Tardelli mi diceva tutti i giorni: Ricordati che Paolo è mio fratello, non mi mentire sulle sue condizioni”.
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