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“Fratello di gioia, di luce, di’ pure totale felicità . È difficile, direi impossibile per me ricordare tutto quello che abbiamo vissuto insieme. Momenti belli, unici, irripetibili. insieme nella difficoltà “, si legge ancora, “Insieme nel dolore e nell’isolamento di quel mondiale ’82 in cui ci sembrava di essere soli contro il mondo e poi improvvisamente padroni del mondo intero. Giovani invincibili, ci sentivamo persino belli e irresistibili, proprio come ci vedevano allora gli italiani che ci hanno sempre riempito d’amore fino ad oggi con tutta l’Italia che piange per te“.
“Il 5 luglio ’82, contro il Brasile, sei riuscito a trasformare in gol liberatorio un mio tiro sbilenco che poi ho provato a farti credere che fosse un mio grande passaggio. Ma con te tutto diventava grande“, ricorda il campione del mondo. “E poi l’11 luglio la nostra risurrezione, il tuo gol, gli abbracci con cui ti abbiamo soffocato, quel sorriso luminoso che non dimenticherò mai, la gioia, la forza, la fratellanza, quel giro di campo con la Coppa ubriachi di felicità . Ma anche molto più di questo, le nostre notti in bianco a scherzare nei corridoi, ragazzini che giocano a salvare il mondo. Scherzi telefonici, battute goliardiche assieme a Gaetano e Antonio, e poi quel velo di tristezza che spesso attraversava i tuoi occhi mobili e intelligenti, quel senso enorme di responsabilità verso un Paese che guardava noi come ha un presagio di futuro“.
“Pertini, Bearzot, il nostro maestro di vita e di calcio e gli italiani tutti. Scamiciati, sudati sugli spalti a piangere e gioire con noi. Finalmente un Paese unito dalla nostra vittoria. Un miracolo, ma il miracolo fatto da un gruppo di ragazzi che ancora oggi, quasi 40 anni dopo, si sentono famiglia“, scrive Tardelli, “se da lassù il disorientamento che viaggia sui messaggi della nostra chat… Forse sorridi ripensando a quelle esibizione maldestra ed emozionata con Francesco De Gregori solo un anno fa prima che si spegnesse la luce“. “E allora Paolo dai un bacio a Gaetano e abbraccia il Vecio anche da parte mia. Cominciate a giocare voi, prima o poi ci rivediamo...“, conclude la lettera.
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