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“Nessuno merita più di noi la promozione in Serie C”. Così il presidente del Palermo Calcio, Dario Mirri, alla vigilia del centesimo anniversario della nascita di Renzo Barbera. “Quello che lui è stato – continua Mirri – rimane un punto di riferimento imprescindibile, almeno per me. Mi riferisco alla sua capacità di creare un intero sistema di valori attorno a una squadra, una società, un’azienda. Per lui i giocatori, ma anche molti tifosi, erano gente di famiglia. La stessa attitudine affettuosa che come amore filiale dedicava ai figli Giuseppe, Ialù e Ferruccio, e oggi si riflette sul nipote Lorenzo, la si poteva vedere nei confronti di collaboratori e calciatori. Questa lezione, questi valori, li porto sempre con me e cerco di farmi guidare dal suo esempio”.
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Mirri spiega il perché in questi mesi ha preferito evitare microfoni e interviste: “Sono tempi difficili e per questo ho preferito rivolgere il pensiero in silenzio a tutti i medici e le persone che stanno combattendo la guerra contro il virus, piuttosto che rilasciare considerazioni sul futuro sportivo delle competizioni, come altri presidenti nelle ultime settimane, seppur in Serie A, hanno sentito il bisogno di fare; evidentemente in modo interessato alle proprie egoistiche necessità di classifica. Ora che si comincia a intravedere un po’ di luce e speranza, è giusto soffermarsi sull’immediato futuro. Noi siamo pronti a tutto, accoglieremo e onoreremo le scelte istituzionali come abbiamo sempre fatto, ma dentro di me ho la certezza che tra qualche mese il Palermo non sarà più in Serie D“. Sul tema della ripresa della conclusione del campionato il presidente del Palermo è chiaro: “Il nostro desiderio – spiega – è solo quello di vincere tutte le partite sul campo e siamo pronti a partire, in qualsiasi momento. Ma se non ci sarà la possibilità di giocare ancora e completare l’ultimo quarto di campionato, non credo esista qualcuno in tutta la Serie D che in questo momento meriti più del Palermo il passaggio di categoria. Per quello che abbiamo dimostrato fin dall’inizio del campionato, non avendo mai abbandonato la vetta della classifica, per la rappresentanza della quinta città italiana, ma anche per la solidità della nostra società, appena nata, capitalizzata e con zero debiti. Una condizione che non possono vantare neanche molte società in Serie A, figuriamoci nel panorama delle società nelle serie inferiori e dilettantistiche”.
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