“Chiellini, lo avrei portato a Palermo dopo la promozione in A. Una delle ultime partite di campionato la facemmo contro il Livorno e a fine gara mi raccomandai con lui, era contentissimo di venire qui. Alla fine la Juventus ce lo soffiò”. Queste le parole di Rino Foschi che, intervistato da Il Giornale di Sicilia, ricorda il suo passato da direttore sportivo del Palermo. L’ex ds rosanero è voluto tornare sul rapporto pieno di alti e bassi con Zamparini: “Ha sempre messo becco ovunque. Con lui ho preso solo due allenatori: Colantuono e Arrigoni, quest’ultimo veramente per caso. Dopo l’esonero di Glerean, stavo trattando con Cavasin. Siccome continuava a chiedermi un milione, me ne tornai a casa a Cesena e al bar, per prendere un caffè, trovai Arrigoni. Gli chiesi di venire e venne”. Tra i tanti litigi che i due ebbero, Foschi ne ricorda uno in particolare in cui ricevette uno schiaffo: “Me ne viene in mente una per Papadopulo. Un amico a Milano mi disse che Zamparini lo ha già preso, io gli rispondo che avrei dovuto saperlo, essendo il ds. Sta di fatto che quella domenica perdiamo col Siena e nel post-partita, a Sky, mi dicono che Delneri è stato esonerato. Chiudiamo l’intervista e divento una bestia. L’indomani vado a casa di Zamparini, arrivo lì e trovo Papadopulo. Neanche lo saluto, lo insultai e Zamparini mi tirò una sberla. Successe il finimondo e di fatto fui licenziato. Poi sono tornato, ma con Papadopulo neanche parlavo, tant’è che per l’anno dopo riprendemmo Guidolin”.
Foschi ha rivelato anche che l’arrivo di Zauli in Sicilia stava per saltare all’ultimo: “Zamparini lo vide in un’amichevole col Vicenza e lo volle a tutti i costi. Col giocatore trovai subito l’accordo a voce, ma Sagramola, che era il dg del Vicenza, mi disse: ‘Rino, tu hai un difetto, il tuo presidente è pieno di soldi. Vogliamo 5 milioni’. Dissi a Zamparini che non lo avremmo preso e solo all’ultimo giorno ci riuscimmo, alle mie condizioni“. Infine, l’ex direttore sportivo del Palermo ha svelato alcune trattative con degli allenatori che, però, non sono mai arrivati: “Una sera sembrava fatta con Claudio Ranieri. Lo cercammo nel 2007, prima che arrivasse Colantuono, quando allenava il Parma. Zeman invece mi invitò a casa sua a Roma, sarebbe stato disposto a venire. Ma quello era un altro Palermo, era come l’Atalanta di oggi”.