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L’ex vicepresidente del Palermo Tony Di Piazza è rimasto nel CdA della società, nonostante le sue dimissioni, e ha voluto spiegare le ragioni del suo addio al club rosanero: “Cari tifosi al termine di una stagione sportiva che ci ha visto protagonisti si dalla prima giornata è arrivato il momento di gioire per la strameritata promozione. Come socio fondatore sono davvero entusiasta del traguardo che la società ha raggiunto, ovvero il ritorno fra i professionisti. In questo momento di grande euforia però con immenso rammarico mi vedo costretto a dimettermi da vicepresidente. Ho dovuto purtroppo constatare che una serie di comportamenti hanno impedito che io potessi esercitare il mio ruolo in modo pieno e fattivo per fare della squadra del Palermo un brand internazionale non certo inferiore alle maggiori squadre italiane, mi è stato impedito di dare il mio contributo non venendo mai preventivamente consultato e anzi in alcune occasioni apprendendo addirittura dai media l’assunzione di decisioni che sarebbero dovute essere di stretta competenza del Consiglio di amministrazione“.
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Le dichiarazioni di Di Piazza sono state riportate da ‘Tuttopalermo.net’: “Con questo sfogo non voglio polemizzare con nessuno e anzi mi scuso con i tifosi che potrebbero essere delusi da questa mia scelta, ma è doveroso informare tutti che, in queste condizioni, sarebbe ingannevole continuare a ricoprire un ruolo che non trova rispondenza nella realtà dei fatti. Pertanto con grande rammarico, intendo comunicare la mia volontà di valutare possibili interlocutori interessati a rilevare seriamente e consapevolmente la mia partecipazione, assicurando, comunque, che sino alla definizione della mia uscita non farò mancare il mio impegno originariamente previsto. Pergolizzi? Ci tengo a precisare che non sono d’accordo sulle modalità dell’esonero del mister e non sulla ragione tecnica”.
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