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“A 38 anni mi sento ancora integro fisicamente. Ma è giunta l’ora di guardare al futuro”. Federico Agliardi è pronto ad appendere i guantoni al chiodo dopo l’ultima esperienza al Lumezzane. L’ex estremo difensore del Palermo è stato intervistato ai microfoni di “TuttoCesena.it”, e ha raccontato un curioso retroscena: “Nel 2006, alla vigilia di ritorno della sfida di Coppa Uefa tra West Ham e Palermo, mister Guidolin entrò nei nostri spogliatoi e, da un grosso borsone, all’improvviso tirò fuori un fucile al grido di ‘All’andata gli inglesi li abbiamo solo feriti. Ora li dobbiamo ammazzare per bene’ “.
Sul futuro: “Non lascio il mondo del calcio, sto per iniziare una nuova e stimolante avventura nel calcio femminile. Nelle vesti di preparatore dei portieri. Meglio chiuderla qui. Per tanti motivi. Poi è chiaro: quando ho deciso di appendere i guanti al chiodo, la lacrimuccia mi è scappata”.
“Ho visto cose che voi umani non potreste neppure immaginare – ha continuato riguardo alla sua carriera – . L’allenatore migliore che ho avuto? Ne dico tre: Mazzone, Bisoli e Castori. Quello che ho amato di meno? Selighini. Bisoli ci faceva morire dal ridere ogni giorno. Con i suoi strafalcioni grammaticali. O con le sue gaffe ruspanti. Il Bisolone è davvero un grande personaggio. Dove avrei potuto essere ‘migliorabile’? Forse nella lettura delle uscite. Ma mi sa che ormai è troppo tardi per colmare questo difetto”.
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