Quarantacinque minuti di nulla, altri 45 in cui succede di tutto: una partita dai due volti quella tra Udinese e Lazio con il primo tempo in cui l’unica emozione, neanche troppo grande, la regala una punizione di De Paul deviata sopra la traversa da Strakosha. La ripresa, invece, è di quelle per cuori forti con i biancocelesti a passare in vantaggio con Acerbi al 61′, al primo gol con l’aquila sul petto, imitato da Correa cinque minuti dopo per il raddoppio che sembra chiudere la partita. L’Udinese, però, non si lascia intimorire e riesce ad accorciare le distanze con un gol gioiello di Nuytinck in mezza rovesciata. Finale convulso, ma senza reti; la Lazio porta a casa la quarta vittoria consecutiva che la fa volare verso le zone nobili della classifica, l’Udinese rimane a leccarsi le ferite per un risultato che avrebbe potuto essere diverso.
UDINESE (4-3-3)
Scuffet 6
La Lazio, nel primo tempo, non tira mai e lui fa da spettatore non pagante. La ripresa, però, è tutta un’altra storia con la punizione di Luis Alberto smanacciata e finita sui piedi di Acerbi, poi con il guizzo di Correa che non gli lascia scampo. Impossibile, per lui, fare meglio.
Larsen 5.5
Colpevole, sul gol di Correa; la sua difesa non è certo degna di un marcatore troppo facile per uno come Correa saltarlo di netto.
Nuytinck 6.5
Il suo gol, una mezza rovesciata che non lascia scampo a Strakosha, vale da solo il prezzo del biglietto. A condire ancor di più una prestazione più che positiva ci sono un paio di chiusure che strappano applausi.
Troost-Ekong 5.5
Arcigno quanto basta, nella prima frazione non fa toccare palla agli attaccanti biancocelesti. Con il passare dei minuti, però, cala d’intensità finendo per creare scompiglio nelle concitate fasi finali.
Samir 5.5
Troppo rinunciatario, sulla sinistra manca la sua spinta: l’esterno non riesce mai ad arrivare sul fondo limitandosi a difendere senza prendere rischi.
Fofana 6.5
Corre e si propone spesso in avanti ingaggiando un vero e proprio duello con Strakosha, vinto dall’albanese che gli dice di no in due occasioni. Una prestazione a tuttotondo per il centrocampista bianconero
Mandragora 5.5
Velazquez gli affida le chiavi del centrocampo, la manovra passa dai suoi piedi: troppo compassato, non riesce a far cambiare passo ai suoi cercando di rendersi utile in fase difensiva.
Barak 5.5
Per tutto il primo tempo vaga senza trovare mai la posizione giusta. Velazquez gli chiede inserimenti, lui non riesce mai a farsi vedere dalle parti di Strakosha senza incidere sul match. (Dal 73′ Teodorczyk s.v.)
Machis 6
Le sue sgroppate sulla linea dell’out destro fanno paura ai difensori laziali tanto che riesce a mettere in difficoltà un giocatore esperto come Lulic. Nel primo tempo è sempre nel vivo dell’azione, purtroppo cala alla distanza fino al cambio (Dal 67′ Pussetto 6: entra per dare vivacità al reparto offensivo e ci riesce con un paio di spunti interessanti che mettono in difficoltà la Lazio)
Lasagna 5.5
Tanto movimento, ma pochi fatti: l’attaccante bianconero cerca di farsi vedere dai compagni, ma quando ha l’occasione giusta, nella ripresa, fallisce miseramente da pochi passi. (Dal 86′ Vizeu s.v.)
De Paul 6
La manovra offensiva dell’Udinese passa dai suoi, i difensori laziali lo sanno e gli riservano un trattamento speciale con una marcatura particolarmente attenta che lo costringe a giocare lontano dalla porta. Visto che non lo lasciano giocare cerca di entrare nel tabellino con una punizione, ma Strakosha gli dice no.
All. Velazquez 6
La sua Udinese diverte e cerca sempre di fare gioco: nel primo tempo è facilitata dalla Lazio che però la castiga ad inizio ripresa facendo valere la maggior esperienza. Dovrà crescere, ma se queste sono le premesse i bianconeri possono stare tranquilli
LAZIO (3-5-1-1)
Strakosha 7
Nel primo tempo deve solo alzare una punizione di de Paul sopra la traversa, ma è nella ripresa che sale in cattedra dicendo di no a Fofana in due occasioni e blindando la porta. Solo il gran gol di Nuytinck gli nega la gioia di mantenere inviolata la porta.
Luiz Felipe 6.5
Torna dall’infortunio dopo un mese, non sembra mai essere uscito dal campo; il brasiliano, nonostante la giovane età, gioca da veterano impostando e andando in chiusura in ogni occasione. Una prestazione importante che lo proietta in pole position per il derby. (Dal 75′ Bastos s.v.)
Acerbi 7
Il suo sinistro aveva riaperto la contesa contro il Genoa, stavolta indirizza il match contro i friulani sbloccando una partita che stava diventando sempre più complicata. Non sbaglia nulla nella propria area così come in quella avversaria quando si proietta in avanti.
Wallace 5.5
Macchia la sua prestazione lasciando troppo spazio a Nuytinck in occasione del gol dell’Udinese. Peccato perché la sua era stata una prova, seppur con qualche amnesia, sufficiente.
Patric 6
Schierato un po’ a sorpresa, non delude: gli manca la spinta di Marusic, la gamba non è la stessa, ma la sua è una partita di sacrificio e attenzione tattica senza alcuna voglia di strafare.
Parolo 6.5
Ha ragione Immobile, sembra essere tornato quello dell’anno scorso; corre, lotta, suda e fa il difensore aggiunto quando serve. Un giocatore a tutto campo, nonostante l’età. Se non ci fosse Inzaghi chiederebbe di inventarlo.
Badelj 6
Non è Leiva e non gli si può chiedere di esserlo: le caratteristiche non sono le stesse del brasiliano, ma l’ex Fiorentina riesce a non farlo rimpiangere. Cuce il gioco e si sacrifica in difesa, una partita di sacrificio la sua per la causa.
Luis Alberto 5.5
Non è la serata giusta per il Mago, il trucco, al cospetto dell’Udinese, non gli riesce mai. Per una serata lo spettatore sembra essere lui, poi, come un fulmine a ciel sereno, arriva la punizione sulla quale Scuffet respinge sui piedi di Acerbi portando in vantaggio i suoi, ma è l’unico lampo in una partita decisamente buia.
Lulic 5.5
Sbaglia il possibile e anche l’impossibile, con il pallone tra i piedi non gli riesce nulla. Machis, su quella fascia, lo mette in difficoltà tanto da fargli prendere il cartellino giallo. Si salva solo grazie a due buoni palloni messi in mezzo, ma non sfruttati dai compagni. (Dal 56′ Durmisi 6.5: dà vivacità sulla sinistra, i suoi scatti mettono in apprensione la difesa bianconera. Ha il grande merito di servire a Correa l’assist per il momentaneo 0-2)
Correa 6.5
Alla prima da titolare sasseggia per il campo per un’ora, poi decide di accendere la luce lasciando sul posto Stryger Larsen e freddando Scuffet; una rete che chiude il match e permette alla Lazio di portare a casa altri 3 punti.
Caicedo 5.5
Stavolta la zampata non gli riesce, manca il suo graffio su una partita votata principalmente al sacrificio. Cerca spesso di duettare con Correa, ma i risultati non gli sono favorevoli. Lascia il campo ad inizio secondo tempo ad Immobile quando Inzaghi capisce che serve altro per scardinare la retroguardia dell’Udinese. (Dal 56′ Immobile 6.5: entra lui e cambia la partita. E’ sicuramente un caso, ma la sua verve sveglia i compagni di squadra fino a quel momento un po’ insonnoliti. Cerca sempre la profondità, viene a prendersi il pallone e lo difende; un giocatore fondamentale per Inzaghi e per la Lazio)
All. Inzaghi 6.5
Quarta vittoria consecutiva in campionato, i risultati gli danno ragione; a Udine vara un turnover quasi totale rinunciando a Immobile, Milinkovic-Savic, Leiva e Marusic ma i tre punti arrivano lo stesso nonostante un primo tempo complicato.