[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
Pablo Daniel Osvaldo, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ritorna sulle varie esperienze italiane, raccontando la sua nuova vita. L’argentino parla chiaramente di quella lite con Icardi, senza peli sulla lingua:Â “Se non ci fosse stato Guarin a fermarmi probabilmente a Mauro davo un cazzotto in mondovisione. In quel momento ci stava. Poi Mancini fu costretto a chiedere la mia cessione, altrimenti avrebbe perso il controllo del gruppo”.Â
“Questa vita da zingaro mi piace da morire – spiega la vecchia conoscenza della Serie A – tra trasferimenti in pulmino e orari un po’ sballati. Non è che perché un calciatore guadagna bene ed è un personaggio pubblico gli puoi dire di tutto. Se mi incontri per strada e mi insulti, io ti meno. Giocare? Non faccio più un cazzo. Gioco di rado con gli amici. In tv guardo ogni tanto solo il Boca”.Â
“Io alla Juve sono stato bene – conclude Osvaldo – è normale che ti venga richiesto di rispettare certe regole anche per una questione d’immagine del club. Se non lo capisci, il problema sei tu.Vieri è un fenomeno. Totti, Buffon, De Rossi e Messi mi hanno insegnato tanto. Allenatori? Zeman, Pochettino e Conte. Antonio è il più grande. E’ uno che ti dice le cose in faccia, ma che sa anche ascoltare. Sarebbe stupendo se diventasse l’allenatore dell’Argentina. Almeno con lui torneremmo a vincere il Mondiale”.