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L‘Ifab cambia tutto e stravolge ancora una volta l’interpretazione del fuorigioco in epoca Var. Delegittimando di fatto l’utilizzo della tecnologia, un passo indietro pesante che rischia di compromettere quanto di positivo raggiunto negli ultimi anni. E’ stata infatti approvata una direttiva su una nuova tolleranza in caso di episodi al limite: se il fuorigioco è di pochi centimetri e l’assistente non ha sbandierato, considerando dunque in gioco l’attaccante, il Var non dovrà più intervenire e la rete sarà considerata valida. Maggior potere ai guardalinee, le cui decisioni tornano centrali in chiave offside: se questo sarà millimetrico, conterà la decisione del campo, che sia di considerare regolare la posizione o meno. D’altronde, la tecnologia aveva manifestato un piccolissimo (e trascurabile) margine d’errore, specie in virtù del fatto che a selezionare i fermi immagine da vivisezionare in maniera scientifica sono due (o più) esseri umani.
LE SPIEGAZIONI – Dai piani alti dell’organo che stabilisce le modifiche al complicatissimo regolamento del gioco del calcio spiegano in questo modo la decisione che sembra strizzare l’occhiolino al presidente dell’Uefa Ceferin, che nei giorni scorsi si era espresso favorevolmente a una tolleranza di alcuni centimetri. Questo il commento del segretario generale dell’Ifab Lukas Brud: “In teoria un fuorigioco di un millimetro è fuorigioco, ma se la prima decisione è di non fischiarlo e poi il Var deve usare 12 telecamere, vuol dire che errore chiaro ed evidente non era. Lo comunicheremo presto a tutte le competizioni”. Il gol di Ronaldo a Parma, quello di Callejon a Reggio Emilia e tanti altri sarebbero dunque stati considerati tutti regolari.
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AUT AUT – Tutto condivisibile, ma c’è una chiave di lettura opposta. L’introduzione del Var è servita anche e soprattutto a evitare errori in maniera certa e affidabile, e in situazioni oggettive come il fuorigioco, anche se di pochi centimetri, c’è spazio per pochissime discussioni. E se è vero che un fuorigioco millimetrico pescato dopo diversi minuti con ricostruzioni in 3D potrebbe non ricadere esattamente nella definizione di chiaro ed evidente errore, allo stesso tempo la correzione del Var in merito è senz’altro chiara ed evidente, trattandosi di un episodio geometrico e oggettivo. E pensare che proprio l’Ifab pochi mesi fa ha modificato i parametri riguardo il fallo di mano in area di rigore (probabilmente la situazione più spinosa, incerta e grigia per i direttori di gara) complicando clamorosamente le decisioni in chiave arbitrale: rimescolare le carte per quanto concerne il fuorigioco, dove l’aut aut di kierkegaardiana memoria è invece sempre presente, non sembra un’idea così brillante.
LE DATE – La nuova regola sul fuorigioco in relazione alla tecnologia Var non verrà applicata per il momento in Serie A, ma diventerà esecutiva a breve, forse già da febbraio nella fase a eliminazione diretta delle coppe europee. Sarà in partite così importanti e delicate che per la prima volta verrà messo in pratica questo passo indietro, che sembra però destinato a creare polemiche e appigli in caso di decisione avversa.
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