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Guai in vista per Youcef Atal, calciatore del Nizza, che nei giorni scorsi si era espresso in merito agli scontri a Gaza, condividendo sui social il video di un predicatore estremista palestinese che si augurava una “giornata nera per gli ebrei”. Il post ha immediatamente suscitato polemiche ed è stato eliminato poco dopo, ma non è finita lì dato che è stata aperta un’indagine per apologia di terrorismo.
“Non possiamo tollerare questi messaggi, a prescindere dallo status della persona. Il fatto che si tratti di un calciatore non implica che allora vada tutelato” ha spiegato Eric Ciotti, presidente del partito repubblicano. La procura di Nizza ha comunicato che Atal è accusato di “istigazione al terrorismo e di pubblica provocazione all’odio o alla violenza sulla base di una religione specifica“.
Non sono tardate ad arrivare le scuse del diretto interessato, che sempre tramite i social ha scritto: “Sono consapevole che la mia pubblicazione abbia scioccato diverse persone: non era mia intenzione e me ne scuso. Vorrei chiarire il mio punto di vista senza alcuna ambiguità : condanno fermamente ogni forma di violenza, ovunque nel mondo, e sostengo tutte le vittime. Non sosterrò mai un messaggio di odio. La pace è un ideale in cui credo fermamente“. Parole all’apparenza sincere ma che difficilmente salveranno Atal, il quale rischia di pagare a caro prezzo quanto fatto.
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