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L’Ungheria delle sorprese in Nations League sogna Euro 2024: Kerkez l’ultima stella e Rossi pensa in grande

Milos Kerkez
Milos Kerkez - Foto Pedja Milosavljevic/SIPA / IPA

Quindici giugno 2021, tre anni esatti fa. Euro 2020. L’Ungheria resiste ai campioni in carica del Portogallo per ottantaquattro minuti, prima di cadere sotto i colpi di Cristiano Ronaldo (doppietta) e Guerreiro nel finale. Da quel momento, in tre anni, la Nazionale di Marco Rossi è stata sconfitta solamente sei volte in totale, ha chiuso da imbattuta il percorso di qualificazione agli Europei e si è regalata grosse soddisfazioni in Nations League, battendo l’Inghilterra per 4-0 e la Germania per 1-0. Da Lipsia, dove Szoboszlai e compagni si imposero su Kroos e compagni, l’Ungheria si sposta a Colonia, dove debutterà ad Euro 2024 contro la Svizzera. Una sfida tra possibili sorprese, anche se l’Ungheria è da anni che non smette di stupire. Il secondo posto nel girone di Nations League 2022-2023 davanti a Germania e Inghilterra e alle spalle dell’Italia ha regalato una dose di autostima all’intero ambiente, che è cresciuto anche sul piano della mentalità. “Per la nostra mentalità un pareggio non è sufficiente. Vogliamo giocare bene, quindi l’obiettivo è assicurarci i tre punti”, ha detto alla vigilia l’attaccante Roland Sallai.

“È sempre importante, è importante per ogni squadra. Anche la Svizzera penserà che una buona partenza aiuterebbe molto. Anche noi. Vedremo chi la vorrà di più”, le parole invece di Dominik Szoboszlai. Sono loro due dei protagonisti di una nazionale che rispetto ad Euro 2020 ha più consapevolezza, ma anche più nomi di spessore. Uno su tutti Milos Kerkez, reduce da due grandi stagioni tra AZ Alkmaar e Bournemouth, ora accostato con insistenza al Manchester United. Cresciuto nel Milan, il laterale ungherese ha una valutazione vicina ai 30 milioni, ma il prezzo può salire in caso di exploit in Germania. Lo sa bene Marco Rossi che sulla sinistra si affida proprio a Kerkez, classe 2003, giovane, ma già con una buona esperienza europea (nel 2023 trascinò l’AZ fino alla semifinale di Conference). È lui uno degli intoccabili in un 11 titolare che è un buon mix di giovani e veterani. “Sarà il nostro terzo Europeo consecutivo, quindi siamo davvero contenti. Siamo consapevoli di trovarci in un girone difficile, anche se forse non tanto quanto nell’ultimo Europeo. Ma non abbiamo paura delle sfide, siamo fiduciosi e sappiamo che abbiamo la possibilità di vincere contro qualsiasi rivale”, ha detto il Ct Marco Rossi. Quello del tecnico italiano è un nome che nel calcio europeo ormai non passa più inosservato. Un torneo di buon livello può condurlo su una panchina importante nel 2025.

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