L’Under 21 da apripista, la Nazionale maggiore domani sera per il sogno della qualificazione diretta al Mondiale 2018. L’Italia di Gigi Di Biagio sfidano oggi i pari età della Spagna in un’amichevole tra quelle che probabilmente sono le selezioni giovanili più forti insieme alla Germania campione d’Europa in carica. Alle 19.30 a Toledo in campo gli azzurrini del ct Di Biagio, confermato dopo l’Europeo tra luci e ombre. Il nuovo corso comincia con particolare attenzione alla fase offensiva: lo schieramento di partenza di stasera è infatti il 4-2-4.
Tra i pali c’è Scuffet, sulle fasce agiscono Calabria e Pezzella con Mancini e Bonifazi a formare la coppia di centrali. I mediani sono Barella e Mandragora, che coprono le spalle all’esterno di lusso Chiesa, al momento non convocato tra i “grandi”, Orsolini e la coppia gol Cerri-Cutrone, col secondo che sta vivendo un momento magico al Milan. Nei padroni di casa c’è qualche problema di formazione: la Nazionale maggiore di Lopetegui ha saccheggiato un po’ in casa dell’Under 21, così Celades ha rimescolato le carte. 4-3-3 con Lirola del Sassuolo sulla corsia destra di difesa, il talento Ceballos del Real Madrid, che ci ha puniti nell’ultimo incrocio a Euro 2017 a centrocampo, e Mayoral in avanti.
Partita subito in salita per gli azzurrini: dopo un’incredibile errore di Orsolini, che poteva portarci in vantaggio, è la Spagna ad andare a segno due minuti dopo, al 22’, quando Merino manda al bar Bonifazi con un tunnel e batte Scuffet per l’1-0 dei padroni di casa. La squadra di Di Biagio prova a reagire e Chiesa sfiora il gol, poi gli iberici colgono il palo con Nunez, quindi nel recupero della prima frazione di gioco altro errore della difesa italiana con Bonifazi troppo morbido e Mayoral che può lanciarsi indisturbato verso la porta difesa da Scuffet e batterlo col piattone. Nella ripresa grande occasione per il neo entrato Favilli che tira centrale da due passi, poi Barella vicino alla rete con un tiro potente ma mal indirizzato. Al 78’ arriva il gol del 3-0 con Merè che colpisce di testa da posizione defilata e sorprende un disattento Scuffet..
Ecco di seguito le pagelle di Spagna-Italia 3-0:
Scuffet 5 Nessuna colpa in occasione dei primi due gol, attento in altre circostanza, ma pesa l’errore nel terzo gol degli spagnoli, quando dimostra poca reattività nell’intercettare un colpo di testa molto lento.
Calabria 5.5 Non male nella prima frazione, poi nel secondo tempo si fa male ed è costretto a uscire. (Parigini sv)
Bonifazi 4.5 Prestazione no del promettente centrale difensivo, che è colpevole gravemente sul primo gol e poco deciso nel fermare l’azione pericolosa in occasione del secondo. (Romagna 6)
Mancini 5.5 Anche lui abbastanza insicuro dietro, meno errori del compagno di reparto, ma non basta per evitare le tante azioni pericolose degli avversari. Buona presenza dal punto di vista fisico.
Pezzella 6 Uno dei più propositivi in fase offensiva, dove spinge il più possibile anche con percussioni personali. Da rivedere, però, l’applicazione in fase difensiva.
Barella 6.5 Il migliore in campo nel primo tempo, tocca tanti palloni e riesce a rendersi pericoloso con la sua grande tecnica di base. Nella ripresa si spegne pian piano. (Locatelli sv)
Mandragora 5.5 Diga in mezzo al campo, poca precisione in appoggio e troppo timido nel farsi trovare dai compagni: non tutto da buttare della sua prestazione, però. (Murgia 6 Entra bene in partita, buona personalità per lui)
Chiesa 6 Luci e ombre per il talento della Fiorentina, che prova spesso a dare il cambio di passo ma senza mai essere veramente temibile, se non in un’occasione nel primo tempo. (Verde sv)
Cutrone 5.5 Vede pochissime palle dalle sue parti, poco servito e male stasera: non ha particolari colpe. (Palombi sv)
Cerri 5 Prestazione impalpabile lì davanti, non era in giornata oggi l’attaccante del Perugia. (Favilli 5 Grave errore a inizio secondo tempo, poteva riportare gli azzurrini in partita. Per il resto rischia anche di farsi espellere in amichevole per un tocco di mano)
Orsolini 5 Buona vivacità per lui, ma pesa l’errore all’inizio del primo tempo che poteva riportare gli azzurrini in partita. (Adjapong 5.5)
