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“C’è tutto da ricostruire, ci vorrà pazienza. Il gruppo è giovane, molti ragazzi non hanno grandi esperienze e quindi avremmo bisogno di un po’ più di tempo. In questi giorni ci siamo concentrati su poche cose, non abbiamo inserito troppi concetti in questa fase visto che ci sono molti ragazzi nuovi, le partite che avremo di fronte le utilizzeremo per approfondire le conoscenze”. Così Paolo Nicolato, ct dell’Italia Under 21, alla vigilia della partita contro il Lussemburgo, valida per la qualificazione ai prossimi Europei 2023 di categoria, che segna anche l’inizio del nuovo biennio dopo l’ultima competizione continentale.
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Il ct non nega che, almeno inizialmente, ci saranno delle difficoltà importanti: “Dal punto di vista tattico abbiamo fatto due allenamenti con due sistemi di gioco provati. Oggi decideremo quale soluzione scegliere. Andremo in campo con curiosità, garantisco l’impegno e la volontà dei ragazzi di fare le cose per bene. Mi aspetto difficoltà nei primi tre mesi del biennio“. Infine, sulla questione dei troppi stranieri nel campionato italiano, che limiterebbe la crescita e lo sviluppo dei giovani italiani: “Il problema di dare un percorso ai nostri giovani è reale. Ora dobbiamo portare in Nazionale giocatori che hanno maggior esperienza ma ci manca il bacino da cui scegliere e quindi siamo spesso costretti a prestarci giocatori fra nazionali e questo non è un segnale di salute del nostro calcio giovanile”.
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