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Allo Stadio Renato Curi di Perugia l’Italia pareggia 1-1 contro la Norvegia in questa amichevole d’esordio per Evani sulla panchina degli azzurrini. Dopo un ottimo primo tempo azzurro, è la Norvegia a passare in vantaggio con un tiro cross di Bjordal. I quindici minuti di black out dell’Italia nella ripresa vengono superati con la rete di Vido appena entrato. Poi un’occasione a testa: Meret e la traversa salvano rispettivamente Italia e Norvegia. L’arbitro concede tre minuti di recupero ma non bastano per cambiare il risultato.
LE PAGELLE
Meret 6
La prima parata arriva al 52′ ed è preciso. Male poi in occasione del gol del vantaggio norvegese, poi si supera con un miracolo (nel vero senso della parola) sul tiro a botta sicura di un norvegese.
Dickmann 5.5
Qualche errore individuale di troppo. Da lui ci si aspettava di più (88′ Adjapong s.v.)
Romagna 5.5
L’Italia soffre le imbucate centrali e lui non è esente da colpe in più di una occasione
Mancini 6
La fase difensiva azzurra è da rivedere. Perde la marcatura su Thorsby ma Meret salva il risultato. A parte qualche piccola sbavantura, è nel complesso preciso nei disimpegni
Pezzella 6.5
Vale come un gol il suo recupero difensivo nei primi minuti su Bjordal. Non disdegna le sortite offensive (56′ Dimarco 6.5 Il suo ingresso in campo coincide con un errore che poteva costare caso. Poi cresce con il passare dei minuti e sfoggia una conclusione dalla distanza invidiabile)
Barella 6.5
Sarà uno dei pezzi pregiati del prossimo calciomercato e in campo dimostra a tratti il perché le big abbiano messo gli occhi su di lui. La traversa gli nega il gol
Mandragora 6
Ordinato in fase di regia. A volte è troppo timido e non rischia la giocata quando servirebbe
Murgia 6
Ha i tempi di inserimento del veterano ma nei primi minuti sbaglia un gol fatto a tu per tu con Bratveit (56′ Valzania 6 Entra subito bene in partita e dà una scossa alla squadra)
Verde 6.5
La sua intraprendenza è una qualità da sottolineare. Ma spesso la sua voglia di strafare sembra indurlo all’errore o perlomeno ad una giocata fuori dal contesto. In ogni caso è tra i più vivaci e pericolosi e la sua qualità spicca tra la mediocrità tecnica norvegese (56′ Edera 6 Fatica ad entrare in partita. Poi si accende a tratti)
Cerri 6
Bravo a difendere palla e far salire la squadra nei momenti di difficoltà . L’asse con Verde e Parigini funziona ma nel finale si divora un gol con un colpo di testa a botta sicura da pochi pass (88′ Palombi s.v.)
Parigini 7
Contro il Marocco aveva lasciato intravedere le sue qualità e un tiro dalla distanza non indifferente. Colpisce il palo con una conclusione da fuori nei primi minuti. Qualità e sacrificio sulla fascia al servizio di Evani (65′ Vido 7 Prima palla e boom: piattone destro sotto l’incrocio dei pali dal vertice dell’area)
Evani 6
La sua Italia nel segno della continuità con Di Biagio. Il suo ingresso è in punta di piedi, con poche modifiche alla filosofia di gioco degli ultimi anni. La sua interpretazione del 4-3-3 convince in questa prima uscita. Nonostante uno smarrimento di quindici minuti nella ripresa, la squadra del secondo tempo torna ad essere quella del primo e domina territorialmente la Norvegia. Ma bisogna migliorare la retroguardia