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Spalletti ritrova la vittoria col suo “bomber” Frattesi: passi avanti a Empoli contro la Bosnia, ma serve di più

Federico Chiesa
Federico Chiesa - Roberto Ramaccia / IPA

Passi avanti per la Nazionale di Luciano Spalletti, che rispetto al primo test di Bologna ritrova il gol e la vittoria, lo fa col bomber per caso, Frattesi, che con l’Inter pur non essendo titolare ha segnato sei gol, e che con gli azzurri, da quando c’è il nuovo ct, ha gonfiato la rete quattro volte. Lo fa anche al Castellani di Empoli, dove l’Italia gioca l’ultima amichevole prima di Euro 2024 e batte la Bosnia, non senza rischiare. Vincere aiuta a vincere e dopo la prestazione opaca contro la Turchia, era necessario e di fatto obbligato, se no anche la piccola Albania sarebbe potuta diventare una rivale gigantesca per una squadra che sembra un po’ un cantiere aperto ancora, dal modulo agli interpreti. Ci sono alcune certezze: Scamacca lì davanti sarà il titolare, e i suoi movimenti sono decisamente funzionali al gioco che intende portare avanti la Nazionale, in porta Donnarumma non si tocca e oggi su due disattenzioni clamorose in apertura e in chiusura di Calafiori e Dimarco. Due leggerezze da non ripetere in Germania, due tocchi un po’ svogliati all’indietro che avrebbero potuto portare a un altro risultato. Prima di partire per Iselhorn, e a sei giorni dall’esordio di Dortmund, gli azzurri creano di più e tutto sommato può far felice anche il dato dei gol subiti, in linea con il Napoli scudettato: due reti inviolate in queste due amichevoli, un dato su cui riflettere.

IL RACCONTO DEL MATCH

La partenza non è delle migliori. All’8′ Calafiori sbaglia la misura del passaggio, Hajradinovic ruba il pallone e calcia, trovando però la grande risposta di Donnarumma. L’Italia si rende pericolosa al 10′: Frattesi penetra in area, ma viene murato da Mujakic, mentre il tiro a botta sicura di Chiesa è deviato da Katic. La rete del vantaggio è rinviata al 38′ e porta la firma del miglior marcatore dell’era Spalletti: Chiesa crossa dalla sinistra, Frattesi si coordina e al volo realizza il suo quinto gol azzurro, il quarto da quando il tecnico di Certaldo è ct. Al 64′ l’Italia sfiora il 2-0: Buongiorno pesca in area Scamacca che aggancia e in volèe impegna Piric, che si ripete al 72′ sempre sul bomber dell’Atalanta. Spalletti spende i primi cambi al 65′: fuori Bellanova, Fagioli e Jorginho, dentro Dimarco, Cristante e Pellegrini. Poi c’è spazio anche per Folorunsho, Raspadori e Retegui. La manovra azzurra rallenta e nel finale è Donnarumma ad evitare l’1-1 nel tu per tu con Ahmedhodzic dopo una sbavatura di Dimarco. Per gli azzurri due clean sheet su due in queste amichevoli di preparazione, ma con un solo gol segnato. Un dato su cui riflettere, aspettando il recupero di Nicolò Barella, oggi in tribuna per via dell’affaticamento muscolare. C’è ottimismo da parte dello staff medico: Spalletti aspetta per il match con l’Albania il giocatore che (Donnarumma a parte) ha collezionato più minuti nella sua gestione.

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