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Luciano Spalletti è il nuovo ct dell’Italia. Era una notizia nell’aria, adesso è anche ufficiale, ma resta il nodo della clausola che sta infiammando gli ultimi giorni fin dall’annuncio delle dimissioni di Roberto Mancini dalla panchina della Nazionale con la ricerca del successore, trovato dunque nel mister di Certaldo. Che per poter sedere sulla panchina azzurra, però, deve risolvere la vicenda con l’altra squadra azzurra, ma di club, il Napoli. Dopo aver vinto lo scudetto, infatti, Spalletti ha lasciato la società partenopea, per farlo però ha firmato un accordo nel quale viene fatta menzione di una penale da pagare a De Laurentiis in caso di ingaggio dell’allenatore in un altro club (vale anche per la Nazionale) nelle prossime stagioni, pari a 3 milioni in caso di accordo già da quest’anno, così come sta avvenendo ora.
Ma il Napoli – stando alle attuali informazioni – non ha ricevuto nessuna penale e nemmeno è stato contattato dallo stesso Spalletti, che come sottolinea il club azzurro è l’unico a dover garantire e far versare i soldi della clausola per poter allenare altrove. Dunque è l’allenatore toscano a dover portare i 3 milioni a De Laurentiis, che sia la Figc (estremamente improbabile), uno sponsor o un altro soggetto a girare la cifra. Ma la sensazione è che si possa anche arrivare a uno scontro frontale tra Spalletti e Napoli, nell’eventualità in cui sia il tecnico che la Federazione ritengano di essere nel giusto e di non dover pagare alcuna penale al Napoli. E in tal caso, non sono escluse le aule dei tribunali.
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