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Si avvicina il quarto atto della sfida Italia-San Marino. La Nazionale di Varrella affronterà gli Azzurri di Roberto Mancini alla Sardegna Arena di Cagliari venerdì 28 maggio 2021 in una partita amichevole. “Per tutti assume un sapore particolare – spiega il Ct Franco Varrella sul match – non fosse altro perché l’Italia è tra le candidate all’Europeo e una delle migliori formazioni al mondo“. “L’anno scorso rimasi male all’annullamento dell’amichevole – ammette Varriale – averla ripristinata, di contro, mi ha dato e ci ha dato tanta gioia. È una partita importante che noi, al di là dei valori in campo, vogliamo onorarla e dimostrare di poter essere ottimi sparring partner dell’Italia. Dobbiamo e vogliamo creargli qualche problema, nel massimo della correttezza“.
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Obiettivo chiaro dunque per una squadra che ha cambiato anche composizione: “Abbiamo aperto le porte della Nazionale a quei giovani che nell’Under 21 hanno fatto vedere qualcosa di interessante. I nostri giovani, se non si sentono coinvolti e importanti, alla lunga potrebbero veder scemare il loro interesse. Questi sono ragazzi che speriamo possano fare più di un salto di qualità , anche grazie alla Nazionale“. “Ci sono dei giovanissimi, come Fabbri, che San Marino non si può permettere di lasciare – ha proseguito Varrella – Magari possono venire buoni tra 2-3 anni o anche subito, ma se adesso che vivono il furore noi non cerchiamo di accendere la miccia potremmo rischiare. Fabbri ed altri come lui possono e devono far parte di questa Nazionale, perché ne hanno le qualità “.
Un cambiamento necessario che sta trovando riscontro anche in campo, con risultati in crescita. “Oggi San Marino è una Nazionale di prospettiva, per quelle che sono le armi a propria disposizione, e che ha pareggiato in Liechtenstein una partita che meritava di vincere e pareggiato con Gibilterra una partita alla portata” ha aggiunto in conclusione Varrella, “c’è una volontà di fondo, anche e soprattutto da parte dei giocatori, di cambiare mentalità . Il grande merito è proprio dei ragazzi che hanno dovuto rimescolare le carte e, considerate le peculiarità del nostro calcio, fare un salto di qualità importante“.
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