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“Queste cose sono inaccettabili nel 2023. Hanno offeso il nostro Paese. Siamo rimasti negli spogliatoi per 40′ e dopo non saremmo dovuti rientrare in campo. Abbiamo perso dei familiari per questo Paese e la Romania è stata irrispettosa”. Lo ha detto Mergim Vojvoda, terzino del Torino e della nazionale del Kosovo, dopo quanto successo nel match contro la Romania. La federazione romena rischia sanzioni da parte della Uefa per il comportamento dei suoi tifosi che hanno esposto uno striscione con la scritta ‘Kosovo è Serbia’. In base al regolamento Uefa, sulla vicenda sarà aperta una indagine per “dichiarazioni politiche vietate durante una partita”. Vojvoda, uscendo dal campo, aveva risposto ai cori pro Serbia mimando l’aquila, simbolo dell’Albania, e ha poi rincarato la dose su Instagram: “Romania, vergognatevi di voi stessi e del vostro modo di pensare”. Poi l’appello alla FIFA: “Fai il tuo dovere e assicurati che il rispetto domini la partita. Kosovo e Albania, il nostro orgoglio è essere Shqiptar”. La partita è stato sospesa prima della metà del primo tempo ed è ripresa solo dopo che la Uefa è riuscita a fare rimuovere gli striscioni.
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