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Riportare il Mondiale di calcio in Europa, questo è uno degli obiettivi che Regno Unito ed Irlanda si propongono con la candidatura per ospitare la massima rassegna calcistica nel 2030. Nelle due isole sembra esserci fiducia come ha confermato il General Manager della Federcalcio irlandese, Noel Mooney dopo il sorteggio dei gironi dell’Europeo 2020: “Abbiamo studiato la fattibilità della candidatura e credo che si possa andare avanti. La FA inglese è in prima linea e ha fatto una presentazione molto credibile per questo speriamo di vincere – spiega Mooney che poi senza troppi giri di parole dice – Sarei molto sorpreso se non dovesse esserci un’offerta molto credibile da parte di Gran Bretagna ed Irlanda“. Nel 2022 ci sarà il Qatar seguito poi nel 2026 dalla manifestazione ospitata dalle potenze Nordamericane – Stati Uniti d’America, Canada e Messico – ecco perché nel 2030 potrebbe essere fattibile il ritorno del football in patria.
Lo scorso agosto la candidatura inoltre aveva ricevuto la benedizione di Aleksander Ceferin, presidente della Uefa che senza pensarci troppo aveva detto “Sarebbe ora di tornare in Inghilterra”. Un endorsement di grossa portata per i due paesi con il numero uno del calcio europeo che sempre in quell’occasione dichiarò: “E’ una candidatura molto saggia. Le infrastrutture nel Regno Unito sono molte buone e candidandosi insieme all’Irlanda aumentano le chance di vittoria. Non ho dubbi sulla qualità della proposta britannica”. I presupposti ci sono da vedere se quando conterà la candidatura sarà confermata.
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