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Non chiamatela sparring partner. L’Italia di Roberto Mancini il suo Mondiale ha iniziato a giocarlo a San Gallo contro l’Arabia Saudita e prende il nome di rinascita. Il cammino riparte con una vittoria per 2-1 di Balotelli e compagni in una gara in pugno per settanta minuti e in bilico negli ultimi trenta. E chi pensa che quella parata di Donnarumma su Al Harbi sia importante solo sul piano del morale sbaglia di grosso. Con il successo, il primo del nuovo Ct azzurro, l’Italia riesce, almeno temporaneamente, ad abbandonare quella ventesima posizione nel Ranking Fifa che costituisce il record negativo di sempre per la Nazionale azzurra (il precedente primato horror era il diciassettesimo posto del 2015). Roberto Mancini, come Antonio Conte, si è trovato ad ereditare un primato poco incoraggiante ma come il predecessore è riuscito a limitare i danni con una prima vittoria. In attesa dei prossimi impegni, infatti, l’Italia si è portata così al diciannovesimo posto, superando l’Olanda che sarà la prossima avversaria dopo la Francia. La Nazionale azzurra ha il compito di fare risultato in queste due partite per evitare, o perlomeno limitare, un crollo che a luglio pare infatti inevitabile.
Se l’Italia dovesse infatti vincere contro Francia e Olanda, il balzo nel Ranking sarebbe incredibile e porterebbe gli azzurri al quindicesimo posto, a ridosso di Uruguay e Inghilterra. Una posizione destinata ovviamente a scomparire con l’avvento del Mondiale ma capace di limitare i danni e di attutire la caduta. Se la nostra Nazionale non dovesse invece riuscire a fare punti nei prossimi due test amichevoli, il crollo nel Ranking sarebbe inevitabile (Galles e Islanda possono superarci prima dell’inizio dei Mondiali) in vista del nuovo fixing della graduatoria mondiale in programma il 19 luglio prossimo. L’Italia vuole evitare di collezionare un nuovo record negativo, servono due vittorie nei prossimi due impegni.