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Due traverse, tre miracoli di Szczesny, svariate occasioni da gol. Doveva essere la partita della svolta e per l’Italia lo è stata, aldilà della sfortuna, di una concretezza sotto porta ancora latente e nonostante l’avversario e l’ambiente, non dei più facili. La Nazionale di Roberto Mancini batte la Polonia per 1-0 e fa quel che nessuno si aspettava: vince e convince. E se la vittoria scaccia l’incubo della retrocessione in Lega B di Nations League, il bel gioco messo in mostra questa sera allo Stadion Śląski (Chorzów) accarezza invece il sogno di una rinascita.
Mancini, che scelte. Bentornato Verratti – Il tridente (Chiesa, Insigne, Bernardeschi) convince, è organizzato e stuzzica la fantasia degli italiani, così come il terzetto di centrocampo: Jorginho e Verratti (miglior prova in azzurro degli ultimi anni, bentornato) conferiscono esperienza europea e ordine mentre Barella è l’elemento più divertente del sistema azzurro: è la sua seconda partita in Nazionale ma sembra che abbia cinquanta presenze alle spalle per naturalezza e leadership. E poi c’è la mente dell’organizzazione della vittoria odierna: Roberto Mancini è già il sergente di ferro, fa scaldare Immobile per mezz’ora e sceglie infine la carta Lasagna. L’esclusione dell’attaccante della Lazio è in realtà gemella diversa dell’esclusione di Insigne ordinata da Ventura nel corso di Italia-Svezia: stessa (in questo caso apparente) follia sulla carta ma diversa nell’applicazione nel concreto. Ed è la testa del centravanti dell’Udinese ad innescare l’autore dell’1-0 Biraghi. Quanto poteva costare caro una prova negativa di Lasagna al commissario tecnico in termini di popolarità? Ma il destino della partita gli ha sorriso. La fortuna aiuta gli audaci, si dice. E in una partita che ha visto un Mancini tutto fuorché fortunato, forse il Ct è stato anche più di audace.
Falso nove o centravanti – Un volto marginale del match è la delusione di Ciro Immobile. Da titolare inamovibile a terza scelta come centravanti. “Ci serviva uno come Lasagna, più forte di testa“, ha spiegato Mancini ai microfoni della stampa nel post partita. Adesso serve sciogliere il dubbio più grande: quella del falso nove è una strada da seguire o è solo uno strumento d’emergenza. Ciro Immobile, forse escluso anche per un nervosismo sfogato sui social, troverà spazio in futuro? Ma non c’è solo l’attaccante della Lazio sulla lista d’attesa. E se Mario Balotelli sembra ormai fuori dai radar, Patrick Cutrone sembra avere la fame giusta per essere il numero nove della Nazionale. Ma è presto per parlarne, la Nazionale si gode il successo.
Ranking Fifa – Boccata d’ossigeno in ottica Ranking Fifa. Dopo essere scivolata leggermente fuori dalla top 20, l’Italia è riuscita a scalare posizione portandosi così al diciottesimo posto. Inizia così la scalata alla classifica internazionale da parte degli uomini di Mancini che ora si giocheranno il primo posto con il Portogallo nel rispettivo girone di Lega A. Ma per il momento l’onta della retrocessione è evitata.