Delirio a Tbilisi per la prima storica qualificazione della Georgia agli Europei 2024. La formazione di Sagnol per la prima volta della sua storia parteciperà a una grande manifestazione calcistica, lo fa battendo la Grecia – che a vent’anni di distanza dal clamoroso trionfo in Portogallo non sarà ai nastri di partenza – ai rigori, regalandosi una notte leggendaria. E alla Dinamo Arena finisce con una clamorosa invasione di campo con tutto lo stadio che si riversa sul terreno di gioco per festeggiare lo storico traguardo.
La prima frazione di gioco è spezzettata, nervosa e povera di occasioni da gol. La Georgia va all’intervallo con una sola conclusione nello specchio, con più tiri totali (5 contro 1), ma con meno possesso palla della Grecia (56%). Il più attivo è Kvaratskhelia, ma anche il fuoriclasse del Napoli fatica ad affacciarsi con pericolosità dalle parti di Vlachodimos in un primo tempo che ha visto i difensori greci tentare di provocarlo per stimolare una reazione scomposta. L’attaccante georgiano è bravo a rimanere lucido, anche in una situazione di nervosismo con Mavropanos che ha coinvolto entrambe le panchine (espulso il secondo portiere georgiano Loria). Di fatto la Grecia va all’intervallo con tre difensori su quattro ammoniti (anche il cagliaritano Hatzidiakos e Baldock nell’elenco dei cattivi). Il copione ad inizio ripresa non cambia. La paura di subire gol cresce con il passare dei minuti e le due squadre sembrano volersi affidare alle giocate dei singoli. Al 64′ Tsimikas ci prova dalla lunga distanza, ma il terzino del Liverpool colpisce malissimo e la palla finisce non lontana dalla bandierina del calcio d’angolo. Ben più pericoloso al 70′ sembrava essere il tiro di Bakasetas, ma la conclusione dal limite dell’area si infrange sul compagno di squadra. Le cose per la Georgia si complicano all’86’ quando Shengelia è costretto a lasciare il campo per un problema alla caviglia e a lasciare il posto a Tsitaishvili. Al 93′, nell’ultimo minuto di recupero, si apre una prateria per Kvaratskhelia, ma all’imbocco dell’area Rota spende il quinto cartellino giallo della Grecia. L’ultima occasione dei novanta minuti regolamentari è un calcio di punizione dell’attaccante del Napoli ribattuto dalla barriera. Si va quindi ai supplementari, dove si fa male Kvaratskhelia e viene sostituito per un problema all’inguine, quindi ai rigori. Sbagliano una volta a testa le due squadre nelle prime tre serie con Bakasetas e Mikautadze, poi è decisivo il rigore calciato fuori da Giakoumakis e Kvekveskiri fa impazzire Tbilisi.