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“Il feedback ricevuto è che una sola finestra per le Nazionali a ottobre viene considerata troppo estrema. C’è stata la richiesta delle Federazioni di mantenere il numero originale di partite, perché i ricavi che incassano dalle qualificazioni diminuirebbero troppo. Le nazioni più piccole, inoltre, ci hanno detto che ridurre le qualifiche e non qualificandosi per i grandi tornei, potrebbero avere anche minori opportunità di competere rispetto all’attuale format. Ma nessuno accetta la situazione corrente, vogliamo un cambiamento. Potremmo far giocare, per esempio, quattro partite a ottobre e tre a marzo, oppure sei a ottobre e due a marzo e altre due gare di preparazione al torneo a giugno”. Queste sono le dichiarazioni di Arsene Wenger, responsabile dello sviluppo del calcio nel mondo. L’ex allenatore dell’Arsenal ha argomentato in merito alle pause per le Nazionali, un disagio per alcune Federazioni calcistiche; la saturazione dei calendari è evidente e bisogna porvi rimedio. Wenger, in particolare, ha ipotizzato nuove finestre per le cesure dei campionati; il tutto nel contesto di una recente riunione con le Federazioni.
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