Slovacchia e Romania le sorprese. Germania la conferma. Il Belgio la più grande delusione. Ecco il pagellone della prima giornata degli Europei 2024, che ha visto l’Italia di Luciano Spalletti ottenere i primi tre punti nel torneo tedesco. Ecco i nostri voti delle nazionali in gara in questa fase a gironi della competizione continentale.
GIRONE A
GERMANIA 8.5
Dominante nella gara inaugurale. Un 5-1 senza storia alla Scozia. Parlano i numeri: 68% nel possesso, 19 conclusioni e 655 passaggi completati per Gündoğan e compagni. E la star più attesa è stata subito protagonista: Jamal Musiala ha giocato 74′, con un gol e una precisione passaggi pari al 100%. Nagelsmann scaccia via anche le piccole polemiche per la sostituzione dell’infortunato Pavlovic: molti si aspettavano Goretzka, lui ha convocato Emre Can. A cui sono bastati tredici minuti per trovare il gol.
SVIZZERA 8
La squadra più rappresentata nella rosa elvetica? Il Bologna. E non è un caso quindi che il migliore in campo contro l’Ungheria sia stato Michel Aebischer, che diventa il primo giocatore svizzero a segnare e fornire un assist nella stessa partita ad un Europeo. Bene anche Freuler e Ndoye. Xhaka la solita certezza: ordine, qualità e personalità. Si può sognare.
UNGHERIA 5
Ci si aspettava di più, anche perché in questi anni la nazionale di Marco Rossi ha spesso ribaltato i pronostici, con tanto di 4-0 all’Inghilterra in Nations League. I big però hanno deluso all’esordio: Szoboszlai e Kerkez su tutti. Ora per continuare a credere agli ottavi, serve un risultato positivo contro la Germania. Gli ultimi tre precedenti? Due pareggi e una vittoria dell’Ungheria.
SCOZIA 4
Le aspettative in patria erano alte, ma l’entusiasmo è durato poco, pochissimo. E il fatto che l’unica rete segnata nel 5-1 incassato contro la Germania sia un autogol rende il tutto ancor più deludente. Eppure le individualità non mancano, ma all’esordio è mancata personalità ancor prima che qualità.
GIRONE B
SPAGNA 9
La vittoria del primo big match degli Europei per 3-0 contro la Croazia è stato un segnale per tutte le concorrenti. “Voglio sottolineare l’atteggiamento, la generosità e l’ambizione di questa squadra: sono caratteristiche inesauribili”, ha detto Luis De La Fuente nel post gara. Tutti promossi. Soprattutto Fabian Ruiz, il cui duello con Barella sarà probabilmente cruciale nel big match del girone B.
ITALIA 7
Gli azzurri giocano bene, ma spesso si rifugiano nella confort zone. La qualità per la giocata originale, senza nascondersi nel disimpegno orizzontale, c’è tutta visto che la nazionale italiana è una squadra di registi. Non solo Jorginho e Fagioli. Da Bastoni e Calafiori, passando per Di Lorenzo e Dimarco, fino a Pellegrini e Scamacca. C’è tecnica e visione di gioco in ogni reparto. Serve coraggio palla al piede e un pizzico di cinismo in più sotto porta. La vittoria contro l’Albania per 2-1 ha fornito comunque buone indicazioni. Con la Spagna servirà qualcosa in più.
ALBANIA 5.5
La rete di Bajrami dopo 23 secondi e l’occasione nel finale con Manaj i due fotogrammi dell’esordio a Dortmund. Nel mezzo poca roba, ma l’Albania ha il merito di essere rimasta in partita e di aver giocato un secondo tempo solido.
CROAZIA 4
Perdere con la Spagna ci può stare. Farlo così però è imperdonabile. “Anche noi abbiamo avuto le nostre occasioni, ma è stata una di quelle partite in cui nulla di ciò che provi funziona. Nel secondo tempo siamo migliorati e abbiamo fatto molto meglio, ma non è bastato. A mio parere, la loro vittoria è stata meritata. Forse è stata un po’ troppo larga in termini di punteggio“, l’analisi di Modric. Il ricambio generazionale c’è stato solo in parte. Tocca ancora al veterano vestire i panni del trascinatore.
GIRONE C
INGHILTERRA 7
Una prestazione a due facce. Bene, a tratti benissimo, nel primo tempo. Più in difficoltà nella ripresa, quando la squadra di Southgate ha subìto la pressione della Serbia. Con la Scarpa d’Oro in carica, Harry Kane, e i due MVP di Liga e Premier, Bellingham e Foden, il Ct inglese ha una rosa di altissimo livello. Rimandata la mossa di Alexander Arnold a centrocampo: molti buoni spunti, ma anche qualche difficoltà ad inizio ripresa.
DANIMARCA 5.5
La rete di Eriksen è la più bella immagine dell’esordio ad Euro 2024. Sono 590 i passaggi completati dai danesi contro i 259 della Slovenia. Eppure, il risultato finale a Stoccarda è di 1-1. Serve di più da Hojlund.
SLOVENIA 6.5
Alla vigilia il Ct Kek ha scherzato sul fatto che l’unico membro della spedizione slovena ad Euro 2024 ad aver già preso parte ad un Europeo sia il fisioterapista (era nello staff nel 2000). L’inesperienza (unita ad un po’ di emozione) in realtà si è fatta sentire davvero in avvio di gioco. Ma una squadra con il portiere dell’Atlético de Madrid, Jan Oblak, e il giovane attaccante del Lipsia, Benjamin Šeško ha tutto per fare bene. E il punto in rimonta è prezioso per l’autostima.
SERBIA 5
Bocciato Mitrovic. Rimandato Milinkovic-Savic. Le sorti della nazionale serba passano per la condizione di Tadic, anche se Stojkovic sembra intenzionato a riservargli un posto nell’ultima mezz’ora.
GIRONE D
OLANDA 7.5
Un’Olanda con poche stelle si affida a Gakpo e Weghorst contro la Polonia. Dopo il fallimentare EURO 2012, la nazionale di Koeman è rimasta imbattuta in 10 partite consecutive dei gironi di tornei importanti (Coppa del Mondo ed Europei), vincendone nove e pareggiandone una. Gli Oranje nella fase a gruppi sono ormai collaudati, ma le assenze di Koopmeiners e de Jong rischiano di farsi sentire alla lunga.
FRANCIA 6.5
La squadra di Deschamps manca più volte l’appuntamento con il raddoppio contro l’Austria e nel finale rischia anche qualcosa. Alla fine guadagna i tre punti con l’autogol di Wober. Ci si aspettava di più e alla fine tra Mbappè (rottura del naso durante il match), Thuram, Theo Hernandez, Rabiot e Griezmann, la scena se l’è presa N’Golo Kante con la solita prestazione di uomo ovunque.
POLONIA 5
Un solo top player. E se quel top player viene a mancare, allora la montagna da scalare diventa un Everest. Senza Lewandowski, comunque, la Polonia è riuscita persino a passare in vantaggio, subendo l’1-2 solamente all’83’. Con un po’ di lucidità in più, avrebbe anche potuto portare a casa punti. L’Olanda resta un tabù: l’ultima vittoria risale al 1979.
AUSTRIA 6
“È stata una partita aperta”, ha detto Sabitzer dopo la sconfitta con la Francia. “Abbiamo dato tutto per quella che è sembrata una partita durata 100 minuti”, ha aggiunto Laimer. Ed è vero. Ora con la Polonia la sfida più importante.
GIRONE E
ROMANIA 9
Nel girone delle sorprese il 3-0 all’Ucraina è un segnale chiaro a tutte le avversarie. La nazionale di Edward Iordănescu (sì, proprio il figlio dell’ex Ct Anghel) ha messo in campo la gara perfetta. Solida in difesa, feroce nel pressing, lucida in zona gol con Dennis Man in evidenza. Ci ha messo del suo anche Lunin sui gol di Stanciu e Marin.
SLOVACCHIA 9
Un’impresa quella degli uomini di Francesco Calzona, che si aggiudica il derby italiano con Domenico Tedesco. Il Belgio ha sfiorato più volte l’1-1 e il Var ha cancellato due gol a Lukaku, ma la Slovacchia con un Lobotka così può mettere in difficoltà molte avversarie.
BELGIO 4
Il gol sbagliato da Lukaku dopo due minuti è il biglietto da visita di 90 minuti da dimenticare. L’attaccante sbaglia ancora nel primo tempo e quando aggiusta la mira è il Var a negargli la gioia della rete per ben due volte. Il rischio di buttare ancora alle ortiche il talento della generazione d’oro è concreto.
UCRAINA 4
Male quasi tutti. Tranne uno: Sudakov. Il resto dei giocatori però contro la Romania ha rimediato voti sotto il 5. Soprattutto i più attesi: Mudryk, Dovbyk e Tsygankov tre fantasmi. E Lunin dopo aver saltato la finale di Champions per un’influenza chiude 30 giorni da dimenticare con due errori gravi. Un peccato, visto che quella appena conclusa è stata la sua miglior stagione in carriera.
GIRONE F
TURCHIA 7.5
Buon compleanno Vincenzo Montella. I 50 anni di età li festeggia grazie ad un gol ‘alla Montella’ nel 3-1 contro la Georgia. Ci pensa Arda Guler a regalare metà qualificazione alla Turchia in una partita caratterizzata dalla pioggia e da 22 conclusioni verso la porta di Mamardashvili. E pensare che il giovanissimo talento del Real Madrid in questa stagione ha giocato solo dodici volte tra un infortunio e un altro. Tra Mbappè, Vinicius, Endrick, Rodrygo e Bellingham, anche Guler vuole ritagliarsi un posto da protagonista. Ed Euro 2024 ha tutto per essere il trampolino di lancio definitivo.
PORTOGALLO 6.5
Vittoria giusta, meritata, con tanta fatica. Ronaldo ha segnato contro i cechi agli Europei del 2008 e del 2012, ma il primo giocatore a partecipare a sei edizioni del torneo stavolta non va sul tabellino dei marcatori. Ci pensa un outsider, Francisco Conceicao, a regalare tre punti preziosi a Roberto Martinez. Rimandato Leao.
GEORGIA 5.5
Già esserci è speciale. Willy Sagnol però deve trovare il modo di mettere Kvaratskhelia nelle migliori condizioni di esprimersi, altrimenti sarà difficile farsi notare.
REPUBBLICA CECA 5
Cinque tiri, 29% del possesso palla. Troppo poco per pensare di uscire dal campo con i punti in tasca. Il gol del vantaggio più casuale di questo Europeo fino ad ora lo hanno segnato gli uomini di Hasek al 61′ con un gran tiro di Provod.