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Nicolò Zaniolo ha rilasciato dal ritiro della Nazionale una bellissima intervista in cui ha analizzato con molta lucidità l’ultimo periodo della sua vita. Il fantasista romanista non indossava la maglia azzurra da un anno, quando in quella maledetta serata di Amsterdam si ruppe il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Quando ripensa a quella notte, però, non può che confessare di esserne uscito fortificato sotto tutti i punti di vista.
“Appena sono successi questi episodi degli infortuni, la prima volta la riabilitazione è stata leggera perchè era la prima volta, mentre nella seconda, in Olanda, è stata una bella mazzata perchè venivo da 6-7 mesi di riabilitazione e dovevo ricominciare tutto da capo. E’ stata una grossa mazzata però mi ha tirato fuori tante cose che non sapevo di avere dentro, facendomi crescere come uomo, calciatore e come persona. Diciamo che non tutti i mali vengono per nuocere. Ho imparato la cultura del lavoro, l’alimentazione, cose che prima degli infortuni sottovalutavo. Ora sono migliorato anche in questo”.
Nicolò Zaniolo, diventato da poco papà, ha commentato anche quest’ulteriore passaggio della sua vita: “La paternità è un’emozione grandissima, la più grande che abbia mai provato. Ora penso alla Nazionale. Sono emozioni che preferisco tenere per me”.
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