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Nazionale, Ventura: “Io in Cina? No, rimango sino all’Europeo 2020”

Gian Piero Ventura
Gian Piero Ventura - CC BY-SA 3.0

“Sono l’allenatore della nazionale italiana. Poi abbiamo iniziato un progetto di ricambio generazionale voluto da me, conseguenza logica è quello di portarla avanti. Si parla di arrivare fino all’Europeo, quindi un medio lungo termine”. Lo ha dichiarato Giampiero Ventura durante la conferenza stampa di vigilia di Italia-Uruguay, amichevole che si disputerà mercoledi sette giugno all’Allianz Riviera di Nizza. Il commissario tecnico ha quindi voluto spegnere le possibili voci che lo avrebbero visto in Cina in sella allo Jiangsu di Suning. “È una verifica contro una squadra ostica per l’Italia, quando l’arbitro fischia non guarda in faccia a nessuno, è nel suo DNA – ha proseguito Ventura – Non voglio utilizzare frasi fatte, ma vediamo come siamo attualmente e cosa possiamo diventare immediatamente dopo”.

Sul modulo 4-2-4: “E’ una verifica per quello che facciamo e per quello che riusciamo a produrre. Non è solo il risultato, ma in 100 situazioni bisogna capire quanto sei stato bravo. Questo è il primo passaggio, avendo a disposizione pochissimo tempo dobbiamo farlo sulla nostra pelle”. Poi si parla dei singoli: Donnarumma è un giocatore di grandissima qualità, stiamo lavorando per costruire, significa che quando c’è la fine di un ciclo di un calciatore immediatamente dietro c’è uno che può prenderne l’eredità. Buffon si avvia verso un finale di carriera, è evidente dal punto di vista fisiologico”. Infine sul problema di Verratti:La scelta di rinunciare serve anche a questo, ma quella del due settembre è praticamente definitiva. Arriva da una stagione molto difficile, forse andando sotto farmaco poteva pure rischiare. Ma avrebbe rischiato per la partita con la Spagna” ha concluso Ventura.

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