Il CT della Nazionale italiana Luciano Spalletti ha concesso una lunga intervista al Correre dello Sport, in cui ha affrontato diversi temi a poco più di un mese dall’inizio di Euro 2024, in cui l’Italia scenderà in campo da campione in carica. L’ultima idea emersa è quella di riportare in azzurro quattro grandi campioni del passato: “Mi piacerebbe portare a Coverciano, quando ci ritroveremo per la preparazione agli Europei, quattro 10 mondiali, Baggio, Del Piero, Totti e Antognoni. Ne ho già parlato con Gravina. Se loro quattro assistessero a un nostro allenamento potrebbero spingere i ragazzi a elevare la prestazione. Presto partirà l’invito ufficiale della Federazione“. L’ex Roma e Napoli sembra molto carico per la prossima rassegna continentale: “La fiducia deve corrispondere all’amore che si prova per la Nazionale. Più la si ama e più si ha fiducia. Non dobbiamo temere nessuno, mettiamocelo in testa come chiodo fisso. Siamo il mezzo per raggiungere la piena felicità . La nostra e quella di chi ci vuole bene“.
Riguardo ai giocatori convocabili invece Spalletti non vuole alibi: “Non posso accettare un compito e partire con gli alibi. La maglia della Nazionale è qualcosa di speciale. Quando arrivi qui sai che quella maglia la devi riempire, e la indossi per tutto il tempo. Devi allenarti bene nelle due ore dell’esercitazione, ma anche nelle 22 successive hai il dovere di tenere un comportamento adeguato. Meglio un giocatore un po’ meno qualitativo, ma moralmente integro. Tempo fa si è parlato anche troppo di una mia considerazione sul riposo, ossia sul fatto che bisogna essere riposati quando si va a giocare, questo banalissimo principio non può essere etichettato come codice Spalletti, ma come un dovere professionale inderogabile“.