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Nazionale, Pisilli e Maldini in conferenza stampa: “Un onore essere qui”

Niccolò Pisilli, Roma
Niccolò Pisilli, Roma - Foto Domenico Cippitelli / IPA Sport / IPA

“Per me è un onore essere qui, è un punto di partenza, mi fanno piacere le parole del c.t. nei miei confronti, spero di dimostrare con i fatti il mio valore”. Lo ha detto il centrocampista azzurro, Niccolò Pisilli, in conferenza stampa a Coverciano dove la Nazionale sta preparando la gara in programma giovedì prossimo a Roma contro il Belgio e valida per la Nations League. La mia convocazione l’ho scoperta dalle pre convocazioni, non me l’aspettavo – ha aggiunto Pisilli -. Stare qui in mezzo a tanti campioni è qualcosa di bellissimo, cercherò di imparare da tutti loro”. “Ci tengo a ringraziare De Rossi, Mourinho e Juric se sono qui, mi hanno dato fiducia facendomi giocare. Aver fatto le esperienze con le Under mi è sicuramente servito”, ha spiegato il neo centrocampista azzurro. E sul futuro: “Io sono un tifoso romanista mi piacerebbe diventare un simbolo della Roma ma è ancora presto per dire se farò tutta la carriera lì”. ha concluso Pisilli, che è uno dei volti nuovi a Coverciano insieme a Daniel Maldini, presente con lui in conferenza stampa.

Sono molto orgoglioso di essere qua. Le parole del mister nei miei confronti mi fanno molto piacere. Spero di far vedere buone cose in allenamento”, ha detto il figlio d’arte. “La mia famiglia mi è sempre stata vicina, abbiamo parlato però poco di questa convocazione. Mi fa un bell’effetto vedere qui le foto di mio padre e mio nonno ma penso al ritiro e vivo giornata dopo giornata”, ha aggiunto Daniel Maldini che poi ha rivelato: “Sono stato contattato dal Venezuela ma ho sempre preferito aspettare il momento giusto per essere qui”. “Credo che questo sia il momento giusto per essere qui, questa chiamata è arrivata nel momento perfetto, mi sento bene in campo e con la squadra. Cosa vorrei portare qui in Nazionale? L’Italia è una squadra con una qualità incredibile, spero di poter dare una mano in qualsiasi reparto, l’importante è anche sapersi sacrificare per la squadra”, ha aggiunto prima di soffermarsi sul proprio idolo: “Il calciatore che mi è sempre piaciuto vedere è Kaka”. Possibile un ritorno al Milan? “Non ci sto pensando, tutto è possibile ma penso a fare bene e poi si vedrà alla fine dell’anno”.

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