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“Da San Pietroburgo è difficile essere al corrente di tutto. Io non ho mai avuto contatti con la Federazione ma allenare la nazionale sarebbe prestigioso, un orgoglio perché l’Italia è una delle squadre più importanti del Mondo“. Così Roberto Mancini ha parlato del suo possibile futuro da commissario tecnico della Nazionale italiana ai microfoni di ‘La Politica nel Pallone’ su Gr Parlamento.
L’esclusione dal Mondiale di Russia 2018 rivela una crisi profonda del calcio italiano: “Non vedere la Nazionale non sarà una bella cosa per noi, non sarà il solito Mondiale e la speranza è che la Nazionale torni a essere fra le prime al mondo. Essere indietro rispetto alle altre non è una cosa bellissima per noi che amiamo il calcio“.
“Se un giorno dovesse arrivare la possibilità di sedere sulla panchina della Nazionale sarebbe una cosa bella – ha aggiunto- ma al momento non c’è ancora stato niente. Il progetto? Tutti vogliono fare progetti ma nessuno ha la pazienza di aspettare. Nel calcio quando perdi 3, 4, 5 partite di fila dà fastidio a tutti. Credo che in questo momento la Nazionale non abbia i campionissimi che ha sempre avuto ma credo che abbia bravi giocatori e in Italia di bravi giocatori ne crescono e ne nascono“. Poi la conclusione: “Bisogna avere pazienza ma nei settori giovanili delle squadre italiane ci sono dei giocatori che in futuro possono fare bene in Nazionale”.