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“Sono felice di essere qui in questo momento e contento di essere CT della Nazionale per questa occasione“. Queste le parole di Roberto Mancini in vista della prossima partita tra Italia e Ucraina sul prato del ‘Luigi Ferraris’. “Sono dispiaciuto per quanto è accaduto in quella che è stata casa mia per tanti anni – ha spiegato il Ct in conferenza stampa congiunta col Sindaco di Genova Marco Bucci e Michele Uva – spero che in quei due giorni nei quali saremo qui si possa fare qualcosa per le persone colpite da questa grandissima tragedia. Spero che la presenza dell’Italia qui possa essere d’aiuto a questa città: mi riempie di gioia poter aiutare la città di Genova”.
Poi il commento del direttore generale della FIGC Michele Uva: “Grazie a tutti per la giornata di oggi, l’idea di giocare a Genova era partita prima della tragedia del Ponte Morandi. Non essendo presenti qui da un paio di anni, credevamo fosse giusto tornarci visto che la città è rappresentata da due squadre importanti, ma lo volevamo ancora di più oggi dopo quanto successo”.
Poi ha concluso: “Abbiamo deciso, congiuntamente con Regione e Comune, di occuparci dei nove orfani della tragedia del Ponte Morandi: per i prossimi tre anni daremo una borsa di studio a questi ragazzi perché possano proseguire il loro percorso. Queste attività non saranno coperte dall’incasso della partita, abbiamo poi invitato cento ragazzi della zona disagiata a vedere l’allenamento la sera prima. I 600 sfollati sono stati invitati alla partita, al 43’ di gioco chiederemo all’arbitro di fare una pausa di trenta secondi, un momento di riflessone per chi sarà allo stadio e per chi seguirà da casa la partita: sulla maglia azzurra poi ci sarà il loro di ‘Genova nel cuore’.