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Nazionale, Altafini: “Giovani non maturi, un dramma cambiare tutto insieme”

Josè Altafini - Foto Antonio Cruz - CC.BY-SA 3.0
I giovani che abbiamo visto nelle ultime gare sono promettenti, ma non ancora maturi. È normale che paghino lo scotto. Le cose vanno fatte gradualmente. Io non ho ancora capito perché alcuni calciatori che hanno vinto l’Europeo siano stati esclusi. Alcuni sicuramente bisognava ringraziarli dandogli un mazzo di fiori e tanti cari saluti. Ma altri, tipo Jorginho, Verratti e Immobile, perché non possono più giocare? Il Brasile nel 1962 ha vinto il Mondiale con quelli del ’58, c’era gente con più di 30 anni“. Così José Altafini, parlando a Notizie.com, commenta le ultime prestazioni della Nazionale di Mancini.

Chiaramente il cambiamento va fatto un po’ alla volta – ha sottolineato Altafini -. Mancini è un bravo allenatore, per me doveva fare questo, poi avrà avuto le sue ragioni. Ma cambiare tutto insieme è un dramma, andavano avvicendati semplicemente quelli che non ce la facevano più“. “Chiellini, con tutto il rispetto, si capiva che fosse arrivato il momento di interrompere l’esperienza in Nazionale. Per me si dovrebbe puntare su un determinato numero di giocatori e andare avanti con quelli, tenere la base più forte e aggiungere i giovani migliori. Quelli che hanno vinto l’Europeo vanno sostenuti con qualche cambio e con l’inserimento di qualche nuovo ragazzo“.

Ricordo l’Inter del triplete. Ha rinnovato tutti quando ha conquistato i tre trofei, poi non ha vinto più niente. Lo stesso il Milan l’ultima volta che ha vinto in Europa. Bisogna avere il coraggio di cambiare alcuni giocatori. Non tutti, lo ripeto. Penso anche al Milan di adesso, un nuovo contratto a Ibrahimovic è un ringraziamento, non una certezza di rendimento. I giovani vanno protetti soprattutto all’inizio. Anche io in carriera ho iniziato male, ma ho avuto un allenatore che mi ha sostenuto, altrimenti non avranno mai la tranquillità necessaria” ha concluso Altafini.

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