Ogni torneo per nazioni che si rispetti ha sempre avuto sorprese in positivo ma soprattutto in negativo. Come nel caso dell’attuale Nations League, dove dopo le prime quattro di sei giornate di fase a gironi c’è già la certezza che la Francia non potrà difendere il titolo vinto nel 2021 a Milano nella finale contro la Spagna. La formazione di Didier Deschamps ha infatti ottenuto solamente due punti grazie a due pareggi ed altrettante sconfitte e alla luce del distacco di sette punti, a due gare dal termine, del primo posto del girone A1 occupato dalla Danimarca, non potrà centrare matematicamente l’accesso alla Final Four, ma invece dovrà lottare, quasi sicuramente con l’Austria, per evitare una retrocessione in Lega B – destinata all’ultima classificata di ogni raggruppamento – che avrebbe dell’incredibile. Due sono anche i punti in classifica di un’Inghilterra capace di pareggiare con Germania e Italia e di perdere entrambe le sfide contro l’Ungheria ora capolista del gruppo. L’ultima debacle interna, un clamoroso 0-4 finale per i magiari, vede gli uomini di Southgate a -3 dagli azzurri terzi in classifica e addirittura a meno cinque dal primo posto. Anche qui allo stato attuale l’obiettivo numero uno è il mantenimento della categoria per la nazionale dei Tre Leoni, lontana parente della squadra solida e spettacolare vista nell’ultima edizione dell’Europeo, ma storicamente mai a proprio agio in questa nuova competizione a volte, usata il più delle volte come una preparazione per le massime competizioni continentali e iridate.
Nations League: per Francia e Inghilterra è crisi nera, ora l’incubo retrocessione è realtà
Kylian Mbappe - Foto LiveMedia/Fabrizio Carabelli