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“Troveremo un’Italia al top: sono riusciti a battere, e meritatamente, l’Inghilterra in finale agli Europei e hanno allungato la loro striscia di imbattibilità. Ma come dice anche il nostro psicologo, proprio per questo sono più vicini a perdere, manca sempre meno”. Queste le parole del ct della Nazionale spagnola Luis Enrique, il quale spera di essere l’uomo che metterà fine alle 37 gare utili consecutive dell’Italia di Mancini, che affronterà il prossimo mercoledì a San Siro nella sfida valida per la semifinale di Nations League.
“Avremmo potuto batterli e non siamo stati capaci di farlo, siamo due squadre simili e speriamo di dar vita a una partita spettacolare. Vedremo chi vincerà, speriamo di essere noi ad andare in finale” ha continuato.
Morata e Moreno indisponibili: “Ferran con me gioca da nove e Oyarzabal può ricoprire qualsiasi ruolo davanti. Noi arriviamo al gol giocando in maniera collettiva e continueremo così”.
Nell’elenco il 17enne Gavi, appena 5 presenze con la prima squadra del Barcellona: “Lo conosco da tempo, era nel vivaio del Barça ed era già un riferimento. Non ho dubbi sul rendimento che avrà in futuro. Viste le tante assenze, è l’occasione per vedere altri giocatori”.
Escluso Ansu Fati, appena rientrato dopo un lungo stop: “Sono stato tentato dal convocarlo ma la cosa migliore è che resti nel suo club, torni ai suoi livelli e possa presto darci una mano. Non parlerò di chi non c’è. Fabian potrà tornare, il suo livello è alto. Anche Brahim sta facendo benissimo e più crescerà, più avrà possibilità di essere chiamato”.
“La Nations League è un premio, vogliamo cercare di andare in finale e vincerla – ha aggiunto il ct – Io voglio vincere tutto. E’ vero che fra un mese ci giocheremo il pass per il Mondiale e non c’è niente di più stimolante ma in ogni partita i giocatori sanno di giocarsi il proprio futuro e questo credo sia sufficiente perchè siano concentrati. Non c’è pressione ma l’obiettivo è vincere questa coppa. Affronteremo l’Italia a casa sua, gli attuali campioni d’Europa, si può solo migliorare”.
Sul dibattito per il calendario internazionale: “Va ridotto perchè alla fine sono i calciatori che ne risentono. Non sta a me decidere ma mi piacerebbe un Mondiale ogni due anni. Sono state eliminate le amichevoli per dare vita alla Nations League ed è interessante ma, ripeto, il calendario è esagerato e da qualche parte va ridotto”.
Sulla situazione del Barcellona e su una possibile chiamata di Laporta: “Credo che non abbia il mio numero. Sono qui perchè voglio stare qui e resterò ct fino alla fine del mio contratto”.
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