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L’attaccante del Napoli Hirving Lozano ha parlato, nel corso di una lunga intervista al “The Players’ Tribune”, della sua avventura fin qui vissuta in maglia azzurra e del prossimo Mondiale in Qatar con il Messico. Il messicano ha dunque esordito, raccontando il suo rapporto con Carlo Ancelotti: “Quando ho sentito il suo nome sono quasi impazzito. Voleva che io andassi a giocare per lui nel Napoli. Mi chiamava ogni settimana, se mi infortunavo mi chiedeva come procedesse il recupero. Come avrei potuto dirgli di no? Carlo è un grande tecnico, ma è ancora migliore come persona. La prima sera in Italia portò me e la mia famiglia a cena con la sua. Fu molto importante per me, perché a volte la gente non si rende conto di quanto sia difficile cambiare Paese come calciatore. Soprattutto per i sudamericani, perché la cultura europea è così diversa. Ma Ancelotti sapeva come farti sentire a casa e quell’umanità mi è rimasta impressa”.
Sul periodo della pandemia invece afferma: “Mia moglie e i bambini erano tornati in Messico, all’improvviso tutti i voli furono cancellati e io rimasi intrappolato da solo dall’altra parte del mondo. Pensavo che la cosa si sarebbe risolta in pochi giorni. Dopo qualche settimana, ho detto al club che non ce la facevo più. Li ho supplicati di lasciarmi tornare a casa. Ma loro mi fecero capire che rischiavo la galera. Alla fine, come molte persone in quel periodo, trascorsi tre mesi da solo, e mi sembrò di impazzire. Ci sono stati altri ostacoli sul mio cammino, ma sono fortunato perché mi sono sempre ripreso. Abbiamo vinto la Coppa Italia, al riavvio dei campionati dopo il blocco, e sono diventato il primo giocatore messicano a vincere un trofeo in Italia. Sono stato anche il primo a segnare in Serie A. Ho avuto altri grandi allenatori da cui ho imparato molto”.
Infine sul Mondiale in Qatar con il Messico promette: “In questi quattro anni abbiamo vissuto tante cose, alcune belle, altre brutte. Ma siamo lo stesso Paese. Vivremo tutti insieme questi momenti, 130 milioni di persone. Noi soffriremo e voi soffrirete. Noi proveremo gioia e voi proverete gioia. Se voi credete, noi crederemo. Anche quando siamo dall’altra parte del mondo, vi sentiamo. Io l’ho sentito. Facciamo tremare la terra”.
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