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Cresce l’attesa per la finale del Mondiale Under 20, con gli Azzurrini che sfideranno l’Uruguay al Maradona di La Plata. Una finale a cui l’Italia è arrivata con grande merito grazie, oltre che al talento, alla grande forza di gruppo e all’amicizia che lega i giocatori. Così come spiega il capitano Samuel Giovane, intervenuto in un’intervista a La Gazzetta dello Sport. “Conoscevo già tutti i ragazzi: ottimi giocatori e soprattutto ottime persone. La nostra forza va oltre il talento, e solo se si è uniti si possono raggiungere grandi traguardi” ha dichiarato.
“Chi mi ha stupito? Tutti, ma se devo fare un nome dico Esposito. Non avevo mai giocato con lui, ma fin dalla prima partita si è rivelato fondamentale per i nostri equilibri: corre tanto, lotta, ci fa salire, è bravo coi piedi e ha tanta personalità” ha aggiunto Giovane, che si è poi soffermato a parlare dell’Uruguay: “Non l’abbiamo ancora visto. Ma se sono arrivati fin qui di sicuro scarsi non sono. E poi affrontare una squadra sudamericana è sempre dura, hanno quella grinta tipica loro. Sarà una partita stimolante”.
Su ct Nunziata: “Siccome giochiamo una partita pochi giorni dopo l’altra, per lo più ci lascia tranquilli. Vuole che accendiamo la testa ed entriamo in mood partita solo dall’allenamento di rifinitura in poi”.
Sui social sta circolando una foto di due bambini in maglia bianca che si abbracciano, e si tratta proprio di Giovane e Casadei al Cesena: “Tocca fare i complimenti agli osservatori del Cesena, da lì sono partiti anche Prati e Turicchia. Io e Cesare abbiamo iniziato insieme quando avevamo 7 anni, siamo rimasti lì fino ai 15 poi le nostre strade si sono divise. Ci siamo affrontati tante volte, e ora siamo qui a giocarci insieme una finale mondiale. Cesare è il mio miglior amico, ma è anche un grandissimo giocatore: ha forza fisica, fa bene tutte e due le fasi, è bravo coi piedi e poi ha una dote eccezionale per un centrocampista: vede la porta come un attaccante, e non è poco”.
Sul suo ruolo: “Nasco centrocampista centrale, poi con le Under Nunziata mi ha fatto giocare qualche partita a sinistra e devo dire che mi sono trovato molto bene, ora invece sto facendo la mezzala: non mi sento fuori ruolo in nessuna delle tre posizioni, gioco dove c’è bisogno”.
Giovane ha poi concluso parlando dello spazio che i giovani meritano in Italia: “Questa è una cosa di cui non mi piace parlare. Io credo che un ragazzo debba solo dimostrare di valere, poi certe valutazioni non le facciamo noi che stiamo in campo. Una cosa è sicura, questa Italia Under 20 sta dimostrando di averne tanto, di talento”.
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