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A due giorni dal match dell’esordio degli azzurrini Under 20 al Mondiale di categoria contro il Brasile (diretta alle 23 su Rai 2), Simone Pafundi prova a vestire i panni del leader nonostante la giovane età (17 anni). Nel curriculum però il fantasista dell’Udinese non ha nulla da invidiare agli altri, essendo entrato ormai da tempo nel giro della nazionale maggiore di Mancini: “Uno stimolo fortissimo a fare sempre meglio – dice -. Il mio rapporto col mister è molto bello, lui è tranquillo: mi dice quando faccio bene e mi consiglia cosa fare quando faccio meno bene. E’ sempre presente”. Una vita piena, la sua, senza rinunciare alla compagnia dei suoi amici e agli impegni scolastici: “Tutti si aspettano tanto da me, sento la pressione e cerco di controllare le mie emozioni. Amo tanto il calcio e penso di essere bravo ma cerco sempre di fare qualcosa di più, per me stesso e per dimostrare sul campo il mio valore. Non ho fretta, ho tempo per imparare e migliorare”.
Essere il più giovane non lo spaventa: “La cosa non mi impressiona – dice Pafundi – ci sono abituato. Da sempre gioco con i più grandi e non ho mai sfigurato. Vestire la maglia azzurra così da giovane è un sogno e un’emozione tanto forti che non so spiegare. Una competizione così prestigiosa, da dove sono usciti tanti campioni, offre a me e ai miei compagni un’opportunità grandiosa. Giocheremo davanti a una platea mondiale che ci seguirà per scoprire il futuro di questo meraviglioso gioco”. E l’esordio sarà già domenica, in una classica come Italia-Brasile: “Un sogno che non so se mai mi capiterà di rivivere e non vedo l’ora, con i miei compagni, un gruppo fantastico, di giocare una delle più belle e difficili sfide di sempre, dando tutti insieme il meglio di noi, per continuare a sognare”.
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