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“Gigio titolare dopo il Mondiale in Russia? Non credo che Ventura abbia il carattere sufficiente per lanciarlo mettendo da parte un pilastro come Buffon. Il ct non ci sta capendo nulla…“. E’ l’invettiva lanciata da Mino Raiola che ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’ se la prende con il Ct della Nazionale per poi analizzare i principali colpi di mercato dell’estate: “Mbappè? Certe cifre possono anche starci. Parliamo di un giocatore giovanissimo, ma già molto forte. Non sono invece d’accordo sul prezzo di Dembélé: lo definirei un colpo dettato dal panico. Lui sì, è stato pagato tantissimo. Direi troppo“.
C’è spazio per un commento sugli assistiti Pogba (“Senza dubbio, nel suo ruolo insieme a Verratti è il più forte del mondo“) e Ibrahimovic (“Sta benissimo, tutto prosegue al meglio. Si parla di un possibile ritorno in campo a gennaio, ma chissà che non riesca ad anticipare“) per poi soffermarsi sulla situazione della Nazionale italiana: “Siamo lontanissimi dagli altri Paesi, lontanissimi. Qui in Italia si cerca sempre la negatività in tutto, soprattutto con la Nazionale. Non riusciamo a goderci pienamente le cose nemmeno quando vanno bene. Ma attenzione: in questo caso non sto facendo riferimento alla squadra e alla questione tecnica, bensì al movimento in generale. A tutto quello che c’è attorno. Faccio un riferimento chiaro: non siamo nemmeno riusciti a registrare il tutto esaurito in un piccolo stadio come quello di Reggio Emilia. Anche la Svezia, tanto per fare un esempio, è avanti. E questo dice molto“.