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“L’Europeo sarà una tappa importante per me e per noi. Siamo riusciti a creare una squadra forte che potrà migliorare e che potrà giocare per vincere. Riportare l’Europeo in Italia dopo tanti anni, visto che l’ultimo è stato vinto nel 1968, sarebbe una cosa magnifica che vogliamo fare. Abbiamo le qualità per riuscirci”. Roberto Mancini ha parlato in un’intervista ai microfoni di Sportmediaset, commentando i possibili effetti del rinvio degli Europei al 2021 a causa dell’emergenza coronavirus. “Il rischio è che anche le altre Nazionali migliorino, ma come miglioreremo noi – afferma il ct dell’Italia – . Siamo una delle Nazionali più giovani quindi un anno in più d’esperienza farà  migliorare il bagaglio di ognuno, sia tecnico che atletico”.
SU ZANIOLO – “Crescerà come gli altri ragazzi più giovani. Un anno in più sarà importante per lui. Come ruolo, la prima volta che l’ho visto ha giocato come mezzala e credo che quella sia la sua posizione. Poi ha la possibilità di giocare anche come d’esterno destro o come sta giocando nella Roma a volte, sono opzioni in più che per noi vanno bene”.
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SUL CORONAVIRUS – “Dovevamo essere più pronti. E’ stata una cosa terribile per molte famiglie che hanno perso i propri cari. Ormai sono passati molti giorni e non la stiamo vivendo bene. Spero tutto ritorni come prima, ho sentito qualche ragazzo, stanno tutti bene e spero si possa tornare a giocare al più presto. Spero che si inizi perché il calcio é anche una cosa sociale molto importante, poi vedremo quello che accadrà . Ci vorrà un po’ più attenzione ma noi ci meritiamo di tornare a vivere come prima:è stato tutto ingiusto quello che è accaduto”.
SULLA SERIE A – “Penso che possa accadere di tutto perchè uno stravolgimento così non c’è mai stato. Difficile fare previsioni, la Juventus è in testa e resta la più forte ma tutto puo’ succedere, potrebbero rientrare in corsa anche l’Inter e l’Atalanta. Quando ci si ferma per così tanto tempo può cambiare tutto, niente è escluso”.
SU BALOTELLI – “Se lui penserà solo al calcio e farà quello che deve fare le porte sono aperte, per lui come per tanti altri giocatori che magari non sono stati chiamati. Mario è come tutti gli altri, ha delle qualità importanti ma dipende solo da lui”.
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