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L’Uruguay batte l’Italia 1-0 e vince il Mondiale Under 20. Al ‘Maradona’ di La Plata decide un gol di Rodriguez che spegne il sogno degli azzurri di Nunziata, in una partita comunque a senso unico. L’avvio di gara è infatti un monologo dell’Uruguay. Gonzalez e compagni faticano ad entrare in area, ma spesso tentano la soluzione del tiro dalla distanza e dei calci piazzati. Al 23′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Duarte svetta di testa e costringe Desplanches a volare per mettere la sfera in angolo. L’Italia è timida, fatica a costruire azioni da gol ed è a tratti frenetica nella costruzione. L’Uruguay però sembra avere una marcia in più. Vince i duelli fisici e imposta con più pulizia sul terreno – tutt’altro che impeccabile – del ‘Maradona’. Tra i giocatori in evidenza c’è il terzino del Genoa, Alan Matturro che domina la sua corsia d’appartenenza, arrivando più volte a sovrapporsi pericolosamente. All’intervallo Nunziata richiama in panchina Faticanti e lancia Zanotti. L’Italia è compatta, ma a tratti passiva. L’Uruguay comunque subisce le condizioni del campo e commette qualche errore di troppo, permettendo agli azzurri di alzare il baricentro dal 70′. Nel momento in cui l’Italia sembra volerci provare un po’ di più, però la squadra di Nunziata rischia di farsi male da sola. All’82’ Prati entra durissimo su Chagas, il Var lo grazia e non c’è l’espulsione. Ma quattro minuti dopo arriva il vantaggio dell’Uruguay: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la retroguardia è fin tropo morbida e Rodriguez da due passi di testa può appoggiare in rete. Nel recupero, dopo 10 minuti, Desplanches è determinante con un’uscita miracolosa. Ma non basta per orchestrare l’assedio del pareggio. L’Italia chiude senza aver creato occasioni da rete. Un assist al portiere Randall Rodriguez che diventa solo il terzo estremo difensore a mantenere la porta inviolata sei volte nella competizione dopo il cileno Cristopher Toselli nel 2007 e il portoghese Mika nel 2011.
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