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“L’Italia è migliorata molto, sta cambiando dopo aver fallito la qualificazione allo scorso Mondiale, si sta adattando a nuovi giocatori giovani che stanno andando forte. Hanno uno stile di gioco offensivo ma non hanno perso la solidità difensiva che li caratterizza da sempre. Non abbiamo avuto modo di affrontarla finora ma prima di farlo la studieremo, non sarà solo nostra avversaria in Nations League ma potrebbe esserlo anche agli Europei“. Lo ha detto Luis Enrique, commissario tecnico della Spagna, in vista della semifinale di Nations League che tra meno di un anno vedrà impegnate la Roja e l’Italia.
L’ex allenatore della Roma pensa già alla sfida che andrà in scena il 6 ottobre 2021: “Manca ancora tantissimo ma questo non significa che non abbiamo voglia di vincere la Nations League, è un torneo che funziona e sarebbe meraviglioso conquistare un trofeo. Noi e l’Italia siamo dietro a Belgio e Francia nel ranking Fifa ma abbiamo le loro stesse ambizioni. Ma dobbiamo ancora migliorare. Con la Germania abbiamo giocato una partita completa, sia in attacco che in difesa, ma la perfezione resta lontana”.
Sulla gomitata ricevuta da Tassotti ai Mondiali del 1994 Luis Enrique è molto breve: “E’ passato così tanto tempo che ormai è un aneddoto, ho parlato varie volte con Tassotti, senza alcun problema“. In chiusura qualche parola su Maradona: “E’ stato il punto di riferimento della mia generazione, è stato l’unico capace di vincere un Mondiale praticamente da solo, anche se con un gruppo che lo ha aiutato. Ha segnato un’epoca. Ho avuto la fortuna di affrontarlo quando era al Siviglia e conservo un ottimo ricordo di lui“.
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