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La qualificazione alle Final Four di Nations League che rende meno amaro il Qatar senza azzurro. Poi il gol numero 1500 e tante buone indicazioni per il Ct Mancini, a partire dal definitivo riscatto di Donnarumma. Gli azzurri battono in trasferta l’Ungheria 2-0 e si regalano il pass per giugno 2023. Alla Puskas Arena il sorpasso al primo posto del gruppo 3 porta le firme di Raspadori e Dimarco, autori dei due gol, e di Donnarumma, decisivo tra i pali. Mancini conferma la difesa a tre e schiera a sorpresa Gnonto al posto di Scamacca. Senza Pellegrini, Immobile, Verratti, gli azzurri vincono e convincono. Anche contro un’Ungheria che ha saputo estrometttere dalla corsa al primo posto corazzate come Germania e Inghilterra. Rispetto alle prove granitiche contro tedeschi e inglesi, la squadra di Rossi commette diverse sbavature nelle zone pericolose di campo. Al 5’ su cross di Cristante al centro, Gulacsi si fa sfuggire il pallone dalle mani ma viene salvato da Attila Szalai. Al regalo successivo però l’Italia non perdona e Raspadori trova il secondo gol in due partite dopo la magia contro l’Inghilterra. Stavolta l’assist non è di Bonucci ma dell’ungherese Nagy che sbaglia il retropassaggio per Gulacsi. Il portiere anticipa Gnonto ma non l’attaccante del Napoli che evita due giocatori e a porta sguarnita appoggia in rete.
Al 41’ l’Ungheria si rende pericolosa su calcio piazzato: Szoboszlai dalla destra disegna una traiettoria in area, Donnarumma è incerto e favorisce il tocco di Orban per Attila Szalai che non trova il gol da due passi. Al 50’ il portiere del Psg si supera con due parate consecutive: prima sul diagonale di Nego, poi sul tocco in area piccola di Szalai. Un miracolo che vale doppio, perché propizia il raddoppio azzurro due minuti dopo: Barella premia l’inserimento di Cristante, il romanista serve un assist perfetto per il tocco sotto porta di Dimarco che firma il gol numero 1500 della Nazionale. Poco dopo l’Ungheria va vicino all’1-2: Nego crossa, Styles va di testa a botta sicura ma il riflesso di Donnarumma è ancora decisivo. Mancini si gioca le carte Scamacca, Pobega e Gabbiadini. Marco Rossi schiera Adam, che al 79’ chiede un rigore su spinta di Bastoni: l’arbitro dice no. Tanti dubbi, ma a Mancini va bene così. Alle Final Four di Nations League ci sarà anche l’Italia per la seconda volta di fila. L’amarezza del Mondiale resta: “Dobbiamo scavallare il mese di dicembre…”, dice Mancini che cerca il trofeo della consolazione.
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